Le Parole del Carnevale 21 Febbraio 2023 – Posted in: Lo Sapevi che, Parole – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Le parole del carnevale

A carnevale la curiosità vale doppio e allora perché non sfruttare l’occasione per scoprire qualche curiosità su questa festa così divertente? Scopriamo allora l’etimologia di alcune delle parole legate al carnevale e immergiamoci nella storia, nelle leggende e nei fatti mitici.

Carnevale

Carnevale è una parola che tutti conosciamo ma di cui è difficile scoprire il mistero della nascita!

Gli studiosi non sono concordi nello scegliere la sua origine etimologica, alcuni dicono derivi dall’espressione latina “car navalis” ovvero il rito della nave sacra, che in processione su di un carro, veniva fatta sfilare nei tempi di festa come contatto con l’aldilà proprio nei mesi di febbraio per celebrare il passaggio dall’inverno alla primavera; altri affermano che derivi da “carnem levare” ovvero togliere la carne o carne vale ovvero “carne, addio” entrambe le locuzioni sembrerebbero derivare dai digiuni quaresimali.

“A carnevale ogni scherzo vale, ma che sia uno scherzo che sa di sale” (cit. modo di dire popolare)

Coriandoli

I coriandoli che tutti lanciamo a carnevale e che riempiono l’aria e le strade di colori derivano dal coriandolo, non solo dalla pianta, ma come eccezione di confetto di zucchero con all’interno il seme di coriandolo.

I confetti erano molto simili alle piccole palle di gesso che si lanciavano durante i carnevali antichi e che oggi sono state sostituite dalla carta. Ecco che all’interno di una piccolissima parola troviamo tantissima storia italiana e internazionale.

“Le parole come coriandoli di carta colorata: ameni, festosi, impertinenti. Poi, il vento…” (cit. Jim Morrison)

Mascherarsi

Mascherarsi è d’uso comune durante il carnevale, tutti sappiamo cosa vuol dire no?! Indossare una maschera e abiti non propri per sembrare altro ma da dove deriva la parola maschera?

Ebbene anche per questa parola non si ha un’etimologia certa e diretta e gli studiosi forniscono due ipotesi completamente diverse tra di loro:

  • Potrebbe derivare da “masca” una parola indoeuropea molto antica che vuol dire “fuliggine o fantasma nero”.
  • Potrebbe derivare da “masca” ovvero “strega” in Liguria e Piemonte.

“Ogni essere umano nel rapportarsi agli altri indossa una maschera: c’è chi lo fa per nascondere la sua natura malvagia e chi invece per nascondere la sua enorme bontà.” (cit. Pirandello)

Trombette

Le trombette del carnevale sono propriamente dette lingue di Menelik e il loro nome ha origini antichissime. Questo giocattolo colorato, capace di far rumore, arrotolarsi su se stesso e portare vivacità in tutte le case deriva dal nome del sovrano Menelik II di Etiopia che, secondo la leggenda, era dotato di una lingua molto pungente. Il re fu anche accusato di non aver rispettato un trattato ed è così che è nata la leggenda di queste trombette carnevalesche.

“Le trombette sono le lingue del diavolo” (cit. detto popolare toscano)

Costumi

Quando parliamo di costumi e costume di solito ci riferiamo al modo di agire e di pensare di una persona, nei secoli e nella parlata usuale poi questo significato è stato traslato anche nel senso di “indossare un costume” ovvero indossare qualcosa che mascherasse modi di agire e di pensare di una persona per apparire diversa.

Come in tantissime altre parole della nostra lingua anche questa deriva dal latino, precisamente da “consuetudo” ovvero “consuetudine” ma con un mutamento di suffisso.

“Ho fatto la prova costume. Le ciabatte mi stanno da dio.” (cit FabioScardino)

Stelle filanti

Le stelle filanti sono striscioline di carta che si lanciano a carnevale per divertimento.

La loro è una storia antichissima dato che già nei Lupercali romani erano usate delle striscioline di pelle caprina dette luperci che venivano lanciate sulle matrone come gesto di auspicio per la fertilità.

In tempi moderni sono molti coloro che si fregiano della loro invenzione:

  • L’ingegnere Ernico Mangili, a cui qualcuno attribusice anche l’invenzione dei coriandoli;
  • Ettore Fendel;
  • Paul Demuth berlinese.

Chi abbia portato i luperci nella modernità non ci è dato saperlo con esattezza però.

“Quando lanci le stelle filanti in aria, le rette parallele della felicità si incrociano.” (cit. Fabrizio Caramagna)

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