La Storia dietro il termine ‘Bufala’ per le Notizie False 12 Settembre 2023 – Posted in: Lo Sapevi che, Modi di dire – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Ma questa è una Bufala!

Se hai mai sentito qualcuno dire che una notizia falsa è una “bufala” e ti sei chiesto da dove provenga questa espressione, sei nel posto giusto! Scopriremo insieme l’affascinante storia dietro questo modo di dire che ha radici nell’antica Roma.

Origini nella Roma Antica

Nell’antica Roma, esisteva una pratica poco onesta da parte dei macellai. Questi venditori di carne, mossi dall’avidità, spacciavano carne di bufala, meno costosa, al posto di carne di maiale o di manzo, ben più prelibata ma anche costosa.
I clienti, ignari dell’inganno, rimanevano sbalorditi quando alla fine scoprivano la vera natura della carne che avevano acquistato.
La reazione dei clienti truffati era comprensibile: “Ma questa è una bufala!” esclamavano, manifestando il proprio disappunto per essere stati ingannati. Questo termine, con il tempo, ha iniziato a diffondersi e a incarnare il concetto di imbroglio o fregatura.

Dall’Antica Roma al Linguaggio Comune

Con il passare dei secoli, questa espressione è entrata nel linguaggio comune dei romani, mantenendo il suo significato di rifilare una fregatura o un inganno a qualcuno. È interessante notare come le espressioni del passato possano ancora influenzare il nostro modo di comunicare oggi.

L’Evolvere del Significato

Con l’evoluzione del linguaggio, il termine “bufala” ha acquisito un significato più ampio. Oggi, quando diciamo che una notizia è una “bufala,” intendiamo che si tratta di una notizia falsa o gonfiata presentata come vera. Questo uso del termine riflette ancora l’idea di inganno e frode, portando avanti una tradizione linguistica che affonda le radici nell’antichità.

Secondo il Vocabolario della Crusca, infatti il termine “bufala” deriva dall’espressione “menare per il naso come una bufala”, ovvero portare a spasso l’interlocutore trascinandolo come si fa con i buoi e i bufali per l’anello attaccato al naso.

Altresì Giorgio De Rienzo, invece, la parola deriva dal dialetto romanesco e sta ad indicare, in analogia all’animale, una “persona ottusa e rozza”. Secondo il Vocabolario della Crusca, il vocabolo potrebbe però anche derivare dalla bufalata, una festa senese o fiorentina dove venivano fatte correre le bufale.

Sempre in riferimento alla bufala, ma in particolare alla qualità della sua carne (più economica di quella vaccina), si è ipotizzato anche un legame con l’abitudine di alcuni macellai poco onesti di vendere carne di bufala come se fosse carne vaccina, ingannando così gli ignari clienti e spacciando loro una “bufala”.

Un’altra possibile etimologia è quella dall’espressione “pescare a bufala”, ovvero la pesca con due tartane che tirano una sola rete, tecnica di pesca difficile e che, in caso di errori, può portare a risultati disastrosi.

Una possibile interpretazione del significato si può collegare al termine “buffa”, ovvero folata o soffio di vento (buffare = soffiare).

In conclusione, la prossima volta che sentirai qualcuno parlare di una notizia falsa come una “bufala,” ricorda che questa espressione ha un passato ricco di storie e inganni che risalgono all’antica Roma. È un esempio affascinante di come il linguaggio possa evolversi nel corso del tempo, portando con sé le sue radici storiche.
Mentre continuiamo a navigare nell’era digitale, è importante essere consapevoli delle bufale moderne e delle false notizie che circolano. La storia dietro il termine “bufala” ci ricorda l’importanza di cercare la verità e di essere critici nei confronti delle informazioni che riceviamo.
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