MILANO : FATTI STRANI 29 Gennaio 2021 – Posted in: Momenti

1)ROBIN HOOD: A Milano è esisito un Robin Hood. Il suo nome era Ezio Barbieri ed era noto come “Il ladro gentiluomo”. Agiva soprattutto contro banchieri corrotti o comunque contro persone che si erano arricchiti in maniera disonesta, derubandoli,poi distribuiva la maggior parte dei proventi delle sue rapine tra le famiglie povere di MIlano. Girava su un’alfetta con targa fasulla 777 (che era il numero di allora della questura di Milano) e si divertiva a “prendere un pò in giro i poliziotti”: Una volta approdò in un bar e offrì da bere a tutti per festeggiare un colpo che gli era appena riuscito. Poi dal telefono del bar chiamò la polizia di un commissariato lì vicino e disse “Sono Ezio Barbieri sono nel bar taldetali,vediamo se riuscite a prendermi!”. Ovviamente la polizia uscì subito,ma Barbieri era già uscito dalla porta di servizio,lasciando pagati caffè e cornetti per i poliziotti

2)GUARITORE:A Milano è vissuto un sacerdote,don Giuseppe Gervasini,detto “Pret de Ratanàà” (Retenate era un piccolo comune autonomo,ora frazione di Vignate,dove don Giuseppe era cappellano).All’epoca in pochi si potevano permettere di pagare un medico o delle medicine. Don Giuseppe,durante il servizio di leva,aveva prestato servizio nell’infermeria,imparando a preparare alcuni medicamenti,e aveva poi approfondito le sue conoscenze studiando le proprietà delle erbe. Così preparava rimedi per i poveri,oltre ad occuparsi delle medicazioni delle ferite,chiedendo in cambio quello che uno poteva portare (in genere si portavano uova,prosciutti,latte…. tutte cose che comunque anche i poverelli riuscivano a portare). Ancora oggi la sua figura è ricordata e rispettata da molti milanesi,alcuni dei quali non mancano mai di far visita alla sua tomba al Famedio. C’è poi una cosa simpatica:pare fosse anche un “menarogna” incredibile:un giorno,infatti,fu trovato sul tram senza biglietto. Il controllore gli disse che,se fosse sceso,non gli avrebbe fatto la multa. Il sacerdote accettò,ma,un pò stizzito,disse “tanto ‘sto coso non va”. Tempo di ripartire si ruppero alcune giunture e si dovette sospendere il servizio fino a che non si riuscì a riparare il guasto

3)RELIQUIA PREZIOSA:A Milano è custodita una delle reliquie più preziose dell’intera cristianità:nel Duomo di Milano,entrando,centralmente,si può notare,sopra all’altare,una lucina rossa.Quella luce è posta in una sorta di tabernacolo a forma di croce,all’interno del quale è conservato uno dei chiodi della croce di Cristo,portati in Italia dall’Imperatore Costantino.Quando si svolge la cerimonia del “Santo Chiodo”,per andarlo a prendere il Vescovo utilizza la “Nivola”,un’ascensore del cinquecento a forma di nuvola

4)TEMPIO DELLA NOTTE: Il tempio della notte era una costruzione probabilmente di origine massonica,ma ad oggi non si sa a che cosa effettivamente servissero e il loro scopo rimane un mistero. Essendo in gran parte strutture interrate,se una persona non sa esattamente dove si trovino diventa molto difficile trovarli. In Italia,ad oggi,si sa che ne esistono due:uno si trova a Cernusco sul Naviglio (ed è quello che ha più mantenuto la sua struttura orignale),ma un altro si trova proprio a Milano,nei giardini di Villa Finzi

5)LAVATOIO:Milano è una delle poche grandi città dove ancora si trova,intatto,il vecchio lavatoio pubblico.Sebbene ormai non venga più usato per lo scopo di un tempo,è ancora simbolo del tempo che fu,tanto da essere uno dei simboli della zona dei Navigli. Vi è inoltre davanti un ristorante, “El Brellin”,che richiama quest’origine:il brellin non era altro che un piccolo sgabellino che le lavandaie si portavano quando venivano a lavare i panni,per non poggiare le ginocchia a terra

6)PARCO SEMPIONE:Come ha scritto sotto un utente,a Milano esiste un parco,Parco Sempione,pieno di segreti e curiosità:c’è una fontana della “Acqua Marcia,fonte di acqua sulfurea. C’è un ponte,il Ponte delle Sirene,dove tradizione vuole che se ci si bacia e uno dei due è infedele o insicuro riguardo al rapporto,la storia d’amore finirà in tempi brevissimi e l’eventuale tradimento verrà a galla ancora prima,mentre se non c’è tradimento quel bacio lo eviterà

7)NEL MERAVIGLIOSO MONDO DEGLI GNOMI: Esiste un quartiere,Maggiolina,dove vi sono presenti case dalle forme più strane e disparate,molte delle quali tuttora abitate:esse sono uno dei primi esempi di architettura destrutturalista

INFINE,UN FATTO TRISTE: A Milano viveva Elvira Andrezzi,una ragazzina che a causa di una madre degenerata aveva iniziato a lavorare giovanissima come prostituta e canzonettista. Era detta “La rosetta”,perchè era il suo nome d’arte quando cantava presso la Colonnetta (non si sa bene se questa colonnetta fosse un ristorante o se si facesse riferimento alla “Colonna Infame” eretta contro Giangiacomo Mora). Pare che Musti,un questurino calabrese,si fosse innamorato non ricambiato della ragazza. Una sera vi fu uno scontro tra la polizia e le varie lavoratrici di Piazza Vetra,tra cui c’era anche Rosetta. Non si sa bene come andarono le cose,si sa solo che Rosetta venne colpita in testa e morì pochi giorni dopo,in ospedale. La morte venne ufficialmente fatta passare per suicidio,ma la tesi non convinse nessuno a tal punto che alla giovane vennero concessi i funerali cattolici (nel 1913!). La sua storia fu poi riscoperta da Leonardo Sciascia,che la ricostruì sfruttando articoli ed interviste. Purtroppo,per quanto la ricostruzione di Sciascia sia da quasi tutti ritenuta veritiera,c’è chi ritiene che il Musti fosse vittima di discriminazione (era infatti un poliziotto calabrese a Milano) che avrebbe influito sulle testimonianze. Certo,rimane da chiarire come mai tutti facessero il suo nome e come mai molti degli abitanti di Piazza Vetra furono arrestati la sera successiva alla morte di Rosetta:sospetti o intimidazione?Non lo sapremo mai.Alla giovane è dedicato un canto popolare.

 

(Fonte web G.Fedeli)