Mottarello, Cucciolone, Calippo… 10 curiosità sui gelati della tua infanzia 8 Febbraio 2021 – Posted in: Momenti

Patty Pravo era la ragazza del Piper, celebre locale romano, ma anche la ragazza del Paiper, forse meno celebre gelato lanciato da Algida all’inizio degli anni 70 che ebbe la cantante come testimonial, e due giovanissime Sabina Ciuffini e Ornella Muti nella pubblicità per le affissioni (le riconoscete nella foto sopra?).

Il Paiper fu il precursore del Calippo dato che era contenuto in un cilindro di plastica per risolvere l’atavico problema dello scioglimento istantaneo del Mottarello su braccia, magliette e pantaloni dei ragazzini.

Il Mottarello è il padre di tutti i gelati confezionati, secondo un dossier realizzato dall’Istituto del Gelato in occasione dei suoi 60 anni in Italia fu lanciato nell’estate del 1949 grazie all’intuito di Angelo Motta da Gessate (Mi) pioniere indiscusso dell’industria dolciaria italiana.

Un’idea semplice, ereditata dagli esperimenti già avviati negli Stati Uniti, che ha dato il via al fenomeno del gelato industriale e di cui l’Italia è stata indiscussa protagonista mondiale.

Come ricorda un simpatico articolo di Michele Serra pubblicato nel 2010 da L’Espresso il Mottarello assolveva a diversi compiti, anche dopo che l’ultima scaglia di cioccolato si era stampata sui pantaloni. Il più importante lo coinvolgeva nella più classica delle truffe del calciobalilla in cui con mezzo stecco si bloccava il tirante generando un flusso infinito di palline.

Dagli anni 50 fino a oggi il gelato industriale ha rappresentato una importante fonte di reddito per diverse aziende italiane ma anche una grande palestra per l’industria della pubblicitàalcuni spot per Carosello del Croccante con Patty Pravo furono girati da due fratelli Taviani alle prime armi e Gianni Amelio come assistente –, un bel guadagno per attori e cantanti in veste di testimonial, uno stimolo notevole per il marketing di prodotto e, infine, un banco di prova molto importante per il settore della distribuzione, visto l’alto rischio di deperibilità del prodotto.

Di storie e aneddoti sul gelato industriale italiano negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta se ne potrebbero raccontare 100, ci siamo limitati a 10.

1. Sammontana (ancora) gelato all’italiana

Sammontana

Fondata a Empoli nel 1948 da Renzo Bagnoli, detiene il 20% del mercato del gelato industriale nel nostro Paese ed è il primo produttore italiano.

L’idea di successo dell’azienda di Empoli fu il barattolino che aprì il mercato domestico. Icona Sammontana è la Coppa Oro, prodotta a partire dal 1960, certamente il gelato industriale in vaschetta più famoso.

I ragazzi degli anni 80, invece, si ricorderanno certamente dello Stecco Ducale, una versione più golosa, del Mottarello.

2. Sessantadue Coppe (del Nonno).

Coppa del nonno versione 1973, ridisegnata da Salvatore Gregorietti

Tanti sono gli anni passati dal 1955, anno di lancio della coppetta al caffè, altra geniale invenzione Motta che oggi conta 25 milioni di unità vendute all’anno.

Nuovo il target, il caffè non era per i bambini, iconica la coppetta di plastica a forma di tazzina, ridisegnata dall’originale nel 1973 da Salvatore Gregorietti, grande designer italiano specializzato in riviste e libri ma che prestò la sua opera anche in campo industriale.

Motta vinse anche (con) la Coppa dei Campioni, bicolore panna e cioccolato, interessante idea di marketing che si prestò a diverse interpretazioni a tema.

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3. Un giovane Cornetto

Pubblicità del primo Cornetto e del Lemarancio) Algida, con Rita Pavone testimonial.

Era il 1976 e Algida, ormai Unilever, propose a Rita Pavone lo spot per il lancio di un nuovo gelato industriale che ricordava quelli artigianali. 100 lire per un cuore di panna e un “posteriore” di cioccolato.

In verità il Cornetto era stato brevettato nel 1959 da Spica, un gelataio di Napoli, che ebbe l’intuizione di ricoprire di cioccolato l’interno del cono affinché la cialda rimanesse croccante anche dopo l’aggiunta del gelato.

4. Toseroni, l’Eldorado dei bimbi

Per distinguersi dalla concorrenza, la Toseroni, insieme a Italgel-Tanara azienda italiana storica del freddo acquisita nel 1967 dalla solita Unilever e poi trasformata in Eldorado, si rivolgeva ai più piccoli con gelati morbidi dalle forme più strane che ricordavano personaggi immaginari.

Nacquero così il mitico Pepito, Zio Tom, Nembo Gel, il Piedone e il Mercury, poi trasformatosi in Cucciolone che riportava barzellette e storielle sul biscotto.

5. Un Eldorado infinito

Pubblicità del Calippo Fizz. eBay.it

Nel 1998 i prodotti Eldorado vengono definitivamente inglobati all’interno dell’offerta Algida. Così i fortunatissimi Cucciolone, Liuk, Fior di fragola, Twister, Blob e Calippo fanno la fortuna della casa romana.

Variazione sul tema Cornetto, il lancio del Blob, che presentava una copertura di cioccolato e praline, fu affidato a un giovaneFabrizio Frizzi.

Il Calippo in versione Fizzfu ritirato dal mercato perché i pezzettini frizzanti furono considerati cancerogeni. Non ci si pronunciò, invece, sui coloranti del Dalek.

6. Ghiaccioli (dal cuore caldo)

Il classico Fiordifragola

Sembra che il ghiacciolo sia nato per caso in una notte particolarmente fredda del 1905 a Oakland, città della California posta alla stessa latitudine di Catania.

In Italia arrivano con lo sbarco degli Alleati per poi raggiungere la massima notorietà grazie al boom della gelateria industriale. Molto più semplici da preparare rispetto agli altri gelati, i ghiaccioli, quelli di Eldorado (l’Arcobaleno) ma soprattutto gli Algida degli anni 70, si manifestarono in ogni tipo di gusto e colore possibile in natura al punto da far venire molti dubbi sulla loro composizione.

Il Dalek, il Fiordifragola e molti altri rappresentano l’evoluzione del ghiacciolo in cui lo strato di ghiaccio ricopre, appunto, un cuore più caldo.

7. Du gust is megl che uan

Un giovanissimo Stefano Accorsi nello spot Maxibon.

La dimostrazione che se vuoi diventare famoso devi accettare almeno una pubblicità di un gelato.

Del famosissimo spot del 1994 tutti si ricordano Stefano Accorsi, qualcuno meno del registra Daniele Lucchetti, della canzone Pata Pata di Miriam Makeba e della protagonista successiva, Cristiana Capotondi.Il Maxibon lanciato da Motta nel 1989 rappresenta il nuovo corso della gelateria industriale, quella che si orienta su prodotti più simili a snack e che apre la strada ai Magnum.

8. Winner Taco

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Il potere della Rete riesce anche a far resuscitare i (gelati) morti. Con una intelligentissima azione di marketing digitale, Algida lo rilancia nel 2014 dopo un letargo durato 14 anni.

Idea americana brevettata nel 1980 sotto il nome di Choco Taco, il Winner Taco si presenta in Italia nel 1998 grazie a Unilever sotto le sembianze Algida e viene commercializzato fino al 2000.

La nuova edizione è stata oggetto di qualche critica a causa delle dimensioni ridotte e del prezzo considerato eccessivo.

9. Sanson(e) indebolito

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Il celebre marchio veronese, gloria della gelateria industriale italiana, non esiste più dal 2012 quando la Sammontana che l’aveva acquisito 4 anni prima decise di toglierlo dal mercato.

Una storia molto travagliata quella dell’azienda fondata dall’imprenditore veronese Teofilo Sanson – il re dei gelati – che, peraltro, si ricorderà per molte altre buone idee e azioni.

Nel 1976, per esempio, rilevò l’Udinese Calcio portandola in 4 anni dalla serie C alla serie A e introdusse la sponsorizzazione sui pantaloncini. Tra tutti i gelati lanciati da Sanson, probabilmente il più originale è stato quello con poca cialda e tanta crema e cioccolato, il Sansonì.

10. Viennetta and friends

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Dolce dell’ospite recuperato in zona Cesarini, ovvero al bar sottocasa, ormai relegata ai reparti frigo dei supermercati, la Viennetta è probabilmente l’ultimo emblema della torta gelato industriale. Lanciata non d’estate ma a Natale del 1982 da Algida, nasconde un brevetto ideato nel 1979 da un responsabile di prodotto della Wall’s, l’Algida inglese.

L’idea interessante riguardava il modo di comporre gli strati di gelato, ispirato al millefoglie, il caratteristico effetto a onde, invece, sembra non essere stato previsto.

(Fonte bit.ly/3p02U7e)