COMME BARBAREA ACCUSSÌ NATALEA: origini e varianti del detto popolare

Comme Barbarea accussì Natalea, cioè tali sono le condizioni meteorologiche a Santa Barbara, il 4 dicembre, così saranno il giorno di Natale.
Si tratta di un antico detto popolare napoletano, che ha una variante che sentiamo soprattutto nella zona del salernitano, cioè comme Catarinea accussì Natalea, e un’altra che consiste nell’unione dei due, ovvero comme Catarinea accussì Barbarea e accussì Natalea.
Il detto originario sembra essere il primo, quello che fa riferimento a Santa Barbara, e trova giustificazione in un episodio della vita di costei: ella, ragazza di nobile famiglia e figlia di un collaboratore dell’Imperatore, fu condannata a morte perché aveva abbracciato la religione cristiana, ma dopo vari supplizi che non avevano effetto grazie all’interno divino fu decapitata dal padre; Dioscoro, questo il nome di lui, mentre tornava a casa fu colpito da un fulmine e così morì punito da Dio.
Per questo motivo Santa Barbara è la protettrice contro i fulmini e la morte improvvisa, oltre che degli ombrellai, e grazie al suo culto insieme al fatto che questo si celebra poco prima del Natale, si è sviluppato questo detto popolare che vuole che il 25 dicembre sia caratterizzato dalle stesse condizioni atmosferiche del giorno di Santa Barbara.
Interessanti, poi, sono alcuni tra invocazioni e detti diffusi in altre zone, come “Santa Barbara benedeta liberème de sta saeta” in Veneto, in Sicilia “Santa Barbara ntu munti stava, di lampi e di trona nun si scantava, si scantava dill’ira di Diu, Santa Barbara amuri miu” (scantava significa spaventava), “Santa Barbara, affacciate affacciate ca mo passane ddoje carrozze, una ‘e acqua e una ‘e viento. Santa Barbara fai, fa’ bon tiempo” ad Amalfi e, in Puglia, “Si a Sande Barbere chiove assà, n’alte e quarande dì a da chendà”.