Sylvester Stallone – Il “Papà” di FONZIE 6 Luglio 2023 – Posted in: Biografie, Date storiche – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Sylvester Stallone

(New York, 6 luglio 1946)

 “Una volta nella vita, per un momento mortale, ognuno di noi deve fare un tentativo per afferrare l’immortalità; se non ci provi non hai mai vissuto.”

Michael Sylvester Enzio Stallone è nato in uno dei quartieri più malfamati di New York, a Hell’s Kitchen, la famiglia è modesta, il papà Frank Stallone è un barbiere figlio di immigrati italiani Silvestro Stallone Pulcheria Nicastri originari di Gioia del Colle (in provincia di Bari) e la mamma Jacqueline Labofish è un’astrologa figlia di un ebreo ucraino originario di Odessa. Ha anche un fratello più piccolo, Frank Jr.

Durante il parto la rescissione del nervo facciale dovuta all’uso del forcipe, gli causò una lieve paresi del lato sinistro del volto; durante l’adolescenza Stallone soffrì anche di rachitismo, cosa che gli causò molti problemi fisici. Nel 1951 la famiglia Stallone si trasferisce nel Maryland e in seguito i genitori si separano: la madre, con problemi di alcolismo, se ne va di casa e i bambini rimangono a vivere col padre, un uomo molto severo negli insegnamenti.

Sylvester Stallone con suo padre Frank Stallone Sr. e suo fratello Frank Stallone Jr. a Gioia del Colle, Puglia, 1965. Il nonno di Sly invece nacque a Castellammare del Golfo, in Sicilia nel 1919. In seguito si spostarono a Gioia del Colle, per poi emigrare definitivamente in America negli anni 30. In questa foto Sly aveva 19 anni.

Sly da giovane

All’età di 15 anni si trasferisce a Filadelfia con la madre, poi, ottiene una borsa di studio per meriti sportivi all’American College in Svizzera e proprio in Europa si avvicina alla recitazione.

Grazie a questa esperienza si iscrive alla University of Miami in Florida, sceglie la facoltà di arte drammatica. Si manterrà gli studi facendo diversi lavoretti dal parrucchiere, all’inserviente al Central Park Zoo di New York fino al bigliettaio di un cinema.

Nel 1969 decide di abbandonare l’università e tornare a New York, racconta quegli anni come un periodo estremamente difficile, provò a scrivere diverse sceneggiature e addirittura un romanzo che non venne mai preso in considerazione, finì anche a vivere come un senzatetto.

Stava, infatti, dormendo da settimane nella stazione degli autobus di New York quando ottenne la sua prima apparizione cinematografica con il film porno-soft “Porno proibito”, per soli 200 dollari.

Ha persino lavorato in un allevamento di polli!

Stallone, soprannominato Sly, ha legato la sua fama all’interpretazione di personaggi che riescono

“a prendersi la rivincita su una società spesso chiusa e corrotta, superando avversità e ingiustizie grazie alla propria forza di volontà e fisica”

Nel 1970 iniziano i primi ruoli al cinema e inizia così a farsi conoscere, decide dopo 5 anni di fare il grande salto a Los Angeles e diventa noto per il film “Happy Days – La banda dei fiori di pesco”, con Henry Winkler. Il quale dichiarò che anni dopo avrebbe creato il personaggio di Fonzie proprio pensando a Stallone, dopo averlo conosciuto sul set di quel film. In quegli fa anche un provino per interpretare Ian Solo in Guerre Stellari.

“Io mi sento italiano al 100%. Il mio approccio alla vita è fisico, emotivo ed artistico, proprio come, secondo me, è quello degli italiani.”

Nel 1976 arriva la svolta: esce Rocky e Stallone diventa nel giro di pochi mesi uno degli attori più celebri al mondo, creando e interpretando un’icona del cinema. Quella scalinata rimarrà nell’immaginario collettivo di generazioni intere. Dichiarò che prima dell’uscita del film di Rocky sul suo conte c’erano solamente 106 dollari. Ha persino venduto il suo cane Butkus per $25 perché non poteva permettersi di tenerlo.

“Eravamo entrambi magri, vivevamo in una topaia sopra una fermata della metropolitana, c’erano scarafaggi ovunque, non c’era molto da fare se non passare il tempo. Lì ha iniziato a studiare da sceneggiatore. Ed è lì, che mi è venuta l’idea di Rocky, anzi l’idea è stata sua (dice riferendosi al cane), ma non ditelo a nessuno”, si legge su Instagram. “Quando le cose sono peggiorate ancora, l’ho venduto per 37 euro perché non avevo i soldi per comprarmi da mangiare. Poi, come un moderno miracolo, la sceneggiatura per Rocky è stata venduta, e ho potuto riprendermi il mio amico. Certo, il nuovo proprietario sapeva che ero disperato e me l’ha fatto pagare 14mila euro. Ma li valeva fino all’ultimo centesimo”.

L’idea nasce dopo che Stallone fu presente tra il pubblico durante un incontro di boxe, il 24 marzo 1975, tra Muhammad Ali, e un pugile semisconosciuto, Chuck Wepner. Ebbe un’ispirazione e in tre giorni scrisse la prima stesura.

Non fu facile farsi approvare la sceneggiatura e soprattutto i produttori non erano convinto che il protagonista dovesse essere proprio Stallone, vengono infatti contattati altri attori più noti come Ryan O’Neal, Burt Reynolds. Stallone non molla neanche davanti a una cospicua proposta di denaro per cedere i diritti del copione, e la spunta. Lui sarà Rocky!

Il film fa la storia, un successo globale che vanta tre Oscar e dieci candidature. Rocky Balboa viene classificato al 7º posto tra i cinquanta eroi di tutti i tempi.

Nel 1982 prima della terza pellicola dedicata al pugile, Stallone si fa prendere un po’ la mano e fa creare dallo scultore Thomas Schomberg una statua di bronzo raffigurante il campione con le braccia alzate al cielo.

L’opera alta 2 metri e 60 centimetri viene collocata in cima ai famosi scalini del Philadelphia Museum of Art. La serie di Rocky comprenderà 6 film, l’ultimo nel 2006. Nel 2015 e nel 2018 sono usciti due spine-off intitolati “Creed”.

Nel 1982 interpreta il reduce del Vietnam John James Rambo dopo averla spuntata contro Clint Eastwood, Al Pacino, Dustin Hoffman, Nick Nolte, Jeff Bridges, Robert De Niro e John Travolta, pare che anche a Terence Hill fu offerto questo ruolo, ma rifiutò perché riteneva la trama troppo violenta.

Il Rambo di Stallone diventa un altro personaggio chiave del cinema mondiale, l’intera serie dei film, in tutto sono cinque, è al 31º posto nella classifica dei più grandi incassi delle saghe del cinema, con un record di incassi totale di 1.459.492.926 dollari

In seguito, mette a segno altri colpi al botteghino, dopo aver rifiutato di “Beverly Hills Cop” e “Die Hard”, recita in “Cliffhanger” e nella saga de “I Mercenari”.

“Vorrei fare un film con molto sesso. Dio mi è testimone che tra mogli e amanti non mi è mai mancata la pratica: è ora di sfruttarla.”

Il primo matrimonio risale al 1974, con l’attrice Sasha Czack, sua collega ai tempi in cui vendeva i biglietti a teatro, insieme hanno due figli, Sage e Seargeoh “Seth”, nato con una forma di autismo, che compare in Rocky II nella parte del figlio appena nato di Rocky.

Stallone divorzia dalla Czack nel febbraio 1985, quattro mesi dopo conosce la modella e attrice danese Brigitte Nielsen, dopo un fidanzamento lampo di sette mesi, si sposano per divorziare tre anni dopo.

Tra i suoi flirt si annovera anche Naomi Campbell. Si risposa solo nel 1997 con Jennifer Flavin, conosciuta sul set di Rocky V. I due hanno tre figlie Sophie Rose, Sistine Rose e Scarlet Rose.

Alla fine degli anni 2000, Stallone ha ricoperto di tatuaggi le spalle e una parte di petto e braccia, per nascondere le cicatrici accumulate girando film d’azione. Questi tatuaggi sono apparsi per la prima volta nel film I mercenari – The Expendables (2010).

Nel luglio 2012 viene trovato morto il figlio Sage Stallone, aveva 36 anni.

“Sono addolorato, voglio che speculazioni e affermazioni discutibili terminino. Quando un genitore perde un figlio, non c’è dolore più grande. Perciò sto implorando le persone di rispettare la memoria del mio talentuoso figlio e provare compassione per la sua amorevole madre.”

Un mese dopo l’autopsia conferma che non vi erano tracce di stupefacenti ma che il decesso avvenne in seguito a un arresto cardiaco naturale

Nel dicembre 2016 viene annunciato che Donald Trump, neo Presidente eletto degli Stati Uniti d’America, starebbe pensando a Stallone per la presidenza del National Endowment for the Arts, l’agenzia federale che offre supporto e fondi ai più promettenti progetti artistici, dal cinema alla letteratura. In un comunicato ufficiale Stallone declina però l’offerta e prova a consigliare al neo Presidente un altro possibile impiego, a lui evidentemente più congeniale, dichiarando:

«Sono incredibilmente lusingato di esser stato segnalato per essere coinvolto nel lavoro del National Endowment for the Arts. Tuttavia credo che potrei essere più efficace nel portare l’attenzione della nazione sul problema del reducismo e del ritorno a casa del nostro personale militare, nel tentativo di trovare un lavoro retribuito, un alloggio adeguato e un’assistenza finanziaria che questi eroi rispettosamente meritano.»

Alcune ulteriori curiosità

Ma quello che non tutti sanno sono gli infortuni che Sly ha subito sui vari set per rendere più verosimili e reali le riprese:

  • In Rocky II per sfidare F.Columbu ha esagerato ad alzare troppi kg sulla panca e si è strappato il pettorale destro!!! Risultato 161 punti di sutura!
  • In Rambo ricordate la famosa scena in cui cade dal precipizio e finisce sugli alberi? Ebbene Stallone si è buttato dall’elicottero proprio sopra i rami (la scena è quella montata nel film!) Risultato 4 costole rotte!
  • In Rocky IV un pugno vero di Drago ha causato un cambiamento dei battiti cardiaci di Stallone. Risultato 1 mese in ospedale!
  • In Sorvegliato speciale la partita di football è stata realmente girata da Sly. Risultato lussazione del ginocchio e contusioni varie!
  • In Cliffhanger ho letto (o sentito) di una rottura di un tendine della mano di Stallone,ma non sò la dinamica dell’incidente:voi ne sapete qualcosa?

Settembre 2023 – Sylvester Stallone diventa cittadino onorario di Gioia del Colle!

Il celebre Rocky, in visita in Italia con la sua famiglia per visionare i posti in cui è cresciuta la sua famiglia, ha ricevuto insieme a suo fratello Frank Stallone Jr. la cittadinanza onoraria della cittadina pugliese.

“Sono così orgoglioso di far parte di una popolazione così bella e forte. Cento anni fa mio nonno lasciò questa città e questa è la chiave della sua bottega da barbiere. Poi ebbe il coraggio di intraprendere un lungo viaggio. Grazie a quel viaggio oggi sono qui con la mia famiglia. Come direbbe Rocky, quindi: Vi amo! Continuate a combattere!”

Sylvester Stallone - Cittadino Onorario di Gioia del Colle

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