Le Storie di Boomer, Zoomer, Millennial e Alfa 8 Novembre 2023 – Posted in: Parole, Parole del Lavoro, Parole Straniere – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Il Passato, il Presente e il Futuro: Boomer, Zoomer, Millennial

Le generazioni sono come le onde dell’oceano, ciascuna portatrice di un significato profondo. È un tuffo nell’alfabeto delle generazioni: X, Y, Z e persino Alpha. Ma cosa le rende uniche?

Le Peculiarità delle Generazioni

Ogni generazione è plasmata dagli eventi che le definiscono.
I Baby Boomers, nati tra il 1946 e il 1964, sono soprannominati Boomer (dall’inglese “appartenente al boom dei bebè“), è un termine che contraddistingue una persona, di sesso maschile o di sesso femminile, nata durante il periodo dell’aumento demografico avvenuto in quegli anni).
Attraversarono tempi di guerra, rivoluzione sessuale e cambiamenti sociali. Sono ottimisti, lavoratori instancabili, ma talvolta restano ancorati ai media tradizionali.
Motto: “Tutto è possibile” e “Se ti impegni ce la fai
La Generazione X , nata tra il 1965 e il 1980, è conosciuta anche come Gen X o “generazione invisibile”.  Qualcuno ha definito questa generazione “Latchkey” (“generazione chiavistello”) per rappresentare la minore supervisione degli adulti verso i bambini, che spesso erano a casa da
soli: ciò è stato il risultato dell’aumento dei tassi di lavoro e della maggior partecipazione delle donne alla forza lavoro.Cresciuti durante la fine della guerra fredda, sono scettici, pragmatici e aprono la strada alla globalizzazione. La loro relazione con i media tradizionali è complicata.
Motto: “Lavorare per vivere” e “C’è crisi
La Generazione Y (I Millennial), nati tra il 1981 e il 1996, sono conosciuti come Generation Y o Echo Boomers. Sono i nativi digitali, connessi, fiduciosi e aperti al cambiamento.
Questa generazione è anche stata definita da molti studiosi come la Net Generation (generazione della rete), dato che è cresciuta con le moderne tecnologie della comunicazione, ed Internet ne ha fortemente plasmato i modelli mentali (6/8/1991 primo sito internet in Italia).
 I millennials devono anche fare i conti con un’etichetta scomoda” attribuitagli dal Time, agli inizi degli anni 2000, la “generazione me me me”: furono infatti definiti “pigri, superficiali, narcisisti, egocentrici e vanitosi”
Motto: “Vivi tutto, sempre” e “Consumo, dunque sono
La Generazione Z (I Centennials), nata tra il 1997 e il 2012, è soprannominata Zoomer o Gen Z. Cresciuti in un mondo di rapidi cambiamenti, sono resilienti e ansiosi di apportare miglioramenti. Sono cittadini 2.0, affamati di imprenditorialità e sensibili alle questioni sociali.
La gen Z è stata definita anche iGeneration (termine coniato dalla professoressa di psicologia Jean Twinge), per sottolineare il rapporto con il mondo hi tech: la loro attitudine all’iperconnessione e alle novità del momento.
I membri della generazione Z sono stati anche spesso definiti Zoomer, un termine in contrasto con la precedente generazione dei Boomer.
La Generazione Z viene chiamata anche la “True Gen” ovvero la generazione della verità. Si tratta di una generazione alla ricerca di valori come l’autenticità, la libertà di espressione e la comprensione delle persone che la circondano
Secondo il report di OCstrategy, questa generazione è fortemente soggetta alle opinioni di amici e influencer. Ma le persone che compongono questa generazione hanno anche cura della loro identità e un forte desiderio di sentirsi unici, in particolare per quanto riguarda lo stile, gli
hobby e la creatività.
Motto: “Reinventiamo le basi” e “Lavora per vivere, non vivere per lavorare
E poi c’è la Generazione Alpha, nata dal 2012 in poi, definita “Generation Glass” in quanto molti ragazzi di questa generazione crescono toccando schermi di vetro  (smartphone e tablet dei genitori) per giocare, comunicare, imparare.
Sono immersi nella tecnologia, multitasking e sempre connessi. La pandemia ha trasformato la loro routine, ma hanno imparato a trarne il meglio.
Il termine generazione Alpha è stato coniato nel 2005 dal ricercatore sociale australiano Mark McCrindle, ed è il naturale proseguimento della generazione Z (che terminava le lettere dell’alfabeto).
Ogni generazione è un capitolo nella storia umana, con tratti distintivi, modelli mentali e approcci ai media che riflettono il loro tempo. Mentre il mondo evolve, anche queste generazioni si evolvono, portando con sé il loro motto e il desiderio di fare la differenza.

Altre Curiosità

Chi sono i Doomer, i Bloomer?

Doomer: ha una visione totalmente pessimistica della vita,è depresso, disilluso e senza speranza. “Vive” la vita per inerzia tra casa e lavoro insoddisfacente (quando lo ha),ed è quasi sempre solo. Diventa tale dopo esperienze negative con donne o coetanei (rifiuto o bullismo), e ritiene di essere redpillato(*).

Bloomer: beatamente “ignorante” (bluepill), vive le incombenze quotidiane in maniera meccanica e senza pensare. Appare felice, aperto, ha una vita frenetica e piena di impegni e conoscenti.
E’ un normie.

Lo Zoomer a seconda del suo percorso, può diventare un doomer o un bloomer.

(*) Redpillato

La teoria Redpill è una teoria para-sociologica che prende il nome dal film Matrix, in cui la “pillola rossa” apre la mente a Neo, mostrandogli “la verità” sulla sua realtà.

Nel caso della Teoria Redpill, al posto di Neo ci sarebbero i cosiddetti “incel“, ovvero i celibi involontari (Involuntary Celibate), i quali, prima di venire a contatto con questa “dottrina”, penserebbero di essere la “causa” del loro essere single “per scelta degli altri”.

La teoria sostiene che il mondo contemporaneo ha creato un grande svantaggio sociale per l’uomo cishet (cisgender eterosessuali), che sarebbe la vera vittima della società odierna.

Per i cosiddetti “Redpillati“, ovvero per quegli uomini eterosessuali che dalla “pillola rossa” sono stati “liberati”, la rivoluzione sessuale e il femminismo sono le vere cause della “sventura” dell’uomo etero, il quale, precedentemente, tramite un sistema di “matrimoni combinati” o quasi (e in assenza di leggi sul divorzio), aveva “assegnata d’ufficio” una compagna “pariestetica” (di pari livello estetico e rango sociale).

La teoria sostiene che la rivoluzione sessuale e i successivi diritti delle donne hanno permesso a queste ultime di poter scegliere liberamente il proprio partner e di poter “utilizzare” la propria avvenenza per puntare ad un partner “di livello superiore” (estetico, ma soprattutto economico), ovvero di ipergamare, lasciando il gruppo degli uomini “brutti e poveri” senza la possibilità di avere una compagna.