Le Tavole Ouija 20 Ottobre 2023 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Sedute Spiritiche e Tavole Ouija: Il Mistero Svelato dalla Scienza

Chi di noi non ha mai provato una tavola Ouija? In molti l’hanno fatto, e spesso con risultati sorprendenti. Ma cosa si nasconde dietro questa misteriosa comunicazione con il mondo dell’aldilà?
Stiamo davvero entrando in contatto con spiriti o c’è una spiegazione più razionale? In questo articolo, esploreremo il fenomeno delle tavole Ouija, svelando il loro segreto in modo scientifico.
Se siete pronti, immergetevi in questo mondo di mistero.

Cosa Sono le Tavole Ouija?

Le tavole Ouija, nota anche come tavole degli spiriti, sono un piccolo strumento usato per le comunicazioni medianiche (per cercare di comunicare con i defunti) , ideate nella seconda metà del XIX secolo e diventato famoso nella metà del XX secolo. Spesso sono composte da un piano di legno con alfabeto, numeri e le parole “sì” e “no” scritte su di esse. La loro storia risale a molto tempo fa.
L’originale tavoletta Ouija creata nel 1891
Inizialmente l’ideatore della tavola aveva attribuito l’origine della parola a un antico termine egizio che significherebbe “buona fortuna”, sostenendo di averlo imparato durante una delle sue sedute.
Più tardi però è stato diffuso e ben più accettato il fatto che il termine “ouija” derivi in realtà dall’unione di altre due parole, ossia “oui” (francese) e “ja” (tedesco), che significano entrambe “sì”.
Questa credenza popolare si è poi rivelata essere un malinteso. Il nome è preso da una parola scritta sulla tavola ouija quando il suo inventore chiese a un presunto fantasma di dare un nome alla tavola stessa.

L’Evolvere delle Tavole Ouija

Inizialmente, si usava una tavoletta con una matita per permettere agli spiriti di scrivere messaggi. Nel corso del tempo, queste tavole sono diventate più sofisticate, ma l’idea di base rimane la stessa: gli spiriti usano l’energia per comunicare attraverso questi dispositivi.

Origini delle Tavole Ouija

Le tavole Ouija come le conosciamo oggi divennero popolari negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo. Furono inizialmente conosciute come “tavole parlanti” e sfruttate dai medium durante la guerra civile americana. La tavola Ouija fu commercializzata come un gioco di società da Elijah Bond nel 1890, ma divenne popolare tra gli appassionati del soprannaturale grazie a Pearl Curran.

Una Storia Antica

Le tavole Ouija non sono un’invenzione recente. Esistono prove di dispositivi simili risalenti al 1100 in Cina, anche se furono vietati durante la dinastia Qing. Tali pratiche non sono state sempre ben accettate dalle religioni.

La Risposta della Religione

Molte religioni condannano pratiche divinatorie, inclusa l’uso delle tavole Ouija. Alcuni gruppi cattolici romani le considerano forme di divinazione, da evitare.

Il Fascino Duraturo

Dalle serate tra amici alle feste di Halloween, le tavole Ouija hanno affascinato molte persone per oltre un secolo. Ma cosa c’è dietro questo mistero? La risposta potrebbe sorprendervi.

L’Effetto Ideomotorio

La scienza spiega in modo convincente il movimento delle tavole Ouija attraverso l’effetto ideomotorio. Questo è un movimento involontario causato dal nostro subconscio, che può farci muovere il puntatore senza rendercene conto.

Da Dove Provengono i Messaggi?

Anche i messaggi che emergono durante le sedute con la tavola Ouija hanno una spiegazione razionale. Spesso sono frutto del pensiero conscio o subconscio dei partecipanti, piuttosto che comunicazioni dall’aldilà.

Utilità e Limiti

Nonostante la sua storia e il suo uso diffuso nella cultura popolare, la tavola Ouija potrebbe avere un impiego più scientifico. Potrebbe essere uno strumento per studiare il nostro cervello e la connessione tra i processi di pensiero coscienti e inconsci.

Le varianti

La planchette

La planchette

Un tipo particolare di tavoletta è la “planchette” che, al posto della punta indicante le lettere, ha un foro nel quale è fissata una matita che scrive direttamente. Posandovi sopra le mani, essa si muove e traccia sul foglio su cui è appoggiata lettere o parole. La planchette è più veloce della Tavola Ouija e rinvia alla scrittura automatica.

La tecnica da seguire usando la planchette è identica a quella osservata con gli altri strumenti, ma naturalmente al posto del tabellone spiritico si posa sul tavolo un foglio di carta bianca. La comunicazione avviene tramite scrittura.

La seduta medianica con bicchiere

Seduta spiritica con il bicchiere

È possibile operare in modo simile alla tavola Ouija utilizzando un bicchiere o una moneta all’interno di una tavola contenente lettere e numeri.

L’esperimento, che si può svolgere anche senza la presenza di medium o sensitivi, si effettua disponendo su un tavolo un cerchio di quadratini di carta, ognuno dei quali porta disegnata una lettera dell’alfabeto. Al centro si mette un bicchierino rovesciato (o un piattino da caffè o una tazzina) e tutti i presenti vi posano un dito. Dopo una breve concentrazione il bicchiere inizia a scorrere nel cerchio indicando via via le lettere dell’alfabeto. È un metodo che si può usare anche in piena luce.

Kokkuri

Il gioco del kokkuri è la risposta giapponese alla tavola ouija, e funziona basandosi su un principio molto simile. Su un foglio di carta si scrive l’intero alfabeto hiragana, i numeri da zero a nove, e si disegna un portale Torii stilizzato in inchiostro rosso.

Come puntatore si usa una banale moneta. Quando si gioca si lasciano porte e finestre aperte, per far entrare il kokkuri, uno spirito che ha tratti da cane, volpe e procione.

Tuttavia, quest’entità è un trickster che spesso si diletta a dare risposte false per vedere le vittime disperarsi. Nel mondo occidentale, spesso la tavola ouija viene vista come un oggetto oscuro e pericoloso, in Giappone il gioco del kokkuri viene percepito come estremamente sicuro.

Conclusione

In conclusione, mentre le tavole Ouija possono essere intriganti e affascinanti, la scienza spiega in gran parte come funzionano. Sono un risultato dell’effetto ideomotorio e dei processi mentali dei partecipanti, piuttosto che un vero canale con l’aldilà.
Tuttavia, questo non toglie nulla al loro fascino e alla loro storia affascinante. Sarà sempre interessante esplorare i misteri del nostro subconscio e del mondo che ci circonda.

Le 10 Regole dell’Ouija

  1. Prima di utilizzare la tavola crea un cerchio di protezione con il sale e immagina una luce bianca attorno al tuo corpo;
  2. Non chiedere mai quando morirai o i numeri vincenti di qualsiasi lotteria;
  3. Non utilizzarla mai da solo o in un cimitero;
  4. Tratta sempre l’entità evocata con cortesia e rispetto, anche quando ti offende;
  5. Non sfidare mai l’entità evocata, potrebbe sorprenderti;
  6. Se dice di essere un tuo familiare o un conoscente, tartassala di domande, quasi mai lo è;
  7. Se comincia a indicare numeri o lettere in ordine decrescente, saluta e chiudi la sessione. Se non intende congedarsi prova a utilizzare la planchette al contrario;
  8. Non chiedere mai all’entità di manifestare la sua presenza;
  9. Non chiudere mai la sessione senza salutare e senza che l’entità ti abbia salutato;
  10. Dopo aver utilizzato la tavola, se avete commesso errori o cominciate a notare stranezze, evitate assolutamente
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