LE FIGURE DEL PRESEPE – IL PAESAGGIO 6 Dicembre 2022 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Il Paesaggio

A dicembre, ogni giorno parleremo, come già detto, di una figura che riveste un significato simbolico e significativo all’interno della magia del presepe.

Per continuare il nostro viaggio oggi parleremo del paesaggio che ha un ruolo importantissimo nella tradizione, anche se molti non lo sanno.Prima però una piccola e curiosa spiegazione circa il mondo del presepe o presepio piena di aneddotica.

Se pensiamo al presepe non possiamo fare altro che pensare a una tradizione di stampo popolare composta da tantissimi miti e leggende che si intrecciano con la cristianità ed è proprio per questo che rappresenta una valenza simbolica e codificata all’interno di ogni nazione ed è una presenza fissa del Natale.

Il presepe rappresenta, in modo quanto più fedele, la natività ovvero il momento in cui Maria ha messo al mondo Gesù; questa storia antica di migliaia di anni viene ancora oggi festeggiata. Il termine presepe o presepio deriva dal latino praesepium o praesepe che indicava il gregge e la mangiatoia, ossia il luogo vicino al quale nacque Gesù.

Non è quindi un caso che la maggior parte del presepe siano per l’appunto contadini e pastori; chi fu il primo a mettere in scena la nascita di Gesù? Fu San Francesco d’Assisi che diede il via alla nostra tradizione nel 1233.

Oggi a Napoli, il presepe è una tradizione consolidata e tutte le statuine sono meticolosamente preparate e hanno caratteristiche particolari consone alle parti che è stato assegnato loro dalla tradizione di interpretare.

Scoprire ogni curiosità sul mondo del presepe è davvero interessante, scopriamo oggi il Paesaggio.

Il paesaggio

Nel paesaggio trovi quello che c’è, quello che si vede, più qualcos’altro che appartiene solo alla tua immaginazione. (Caramaglia)

Il paesaggio è un elemento del presepe e uno dei personaggi fissi, come in tutte le grandi storie, infatti, non si può andare avanti senza un’ambientazione ricca di dettagli. Ecco perché la tradizione vuole il paesaggio maestoso e nessun presepe a Napoli può prescindere dall’averlo.

Come si compone in maniera tradizionale? Quali sono le sue caratteristiche?

Nel presepe napoletano il paesaggio è composto da tre montagne, ognuna con una grotta, ed è scendendo lungo queste montagne fatte di cartapesta che il visitatore può cogliere il viaggio che le esperte mani del presepista hanno confezionato.

Esistono tappe precise e codificate dalla tradizione che vengono identificate con le varie figure del presepio!

Per esempio, lo sapevate che in questo paesaggio vi è sempre un fiume? Serve a rappresentare lo scorrere del tempo ma è anche una forma simbolica di vita dato che l’acqua dona la vita ed è usata nel battesimo mentre il ponte è sempre presente nel paesaggio del presepe napoletano perché chiude un cerchio, collega due sponde ed indica il passaggio dal noto all’ignoto e il raccordo tra il mondo mortale e l’aldilà.

La grotta della natività in basso e in primo piano e tutti i personaggi discendono dai monti per arrivarvi perché per arrivare alla santità bisogna faticare e scendere lungo sentieri oscuri e insidiosi.

Infine, tra i tanti luoghi del paesaggio napoletano come non ricordare il pozzo ovvero il simbolico antro dell’inferno, luogo di oscurità che deve sempre essere presente poiché non vi è luce senza ombra e non vi è salvezza in terra senza momenti oscuri.

Il paesaggio era come un verso di poesia che crea se stesso. (Virginia Woolf)

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