Piantare “in Nasso” o “in Asso”? 6 Novembre 2023 – Posted in: Modi di dire – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Piantare “in Nasso” o “in Asso”?

Alla Scoperta dell’Origine del Detto

Il mito di Arianna, tratto dalla mitologia greca, è un racconto affascinante che ruota attorno all’inganno e al tradimento.

Cosa racconta il mito di Teseo e Arianna?

L’antico mito narra le vicende della principessa Arianna, figlia del re Minosse di Creta, e il giovane Teseo di Atene; la fanciulla, perdutamente innamorata, aiuta l’impavido ateniese a uccidere il mostruoso fratellastro affamato di carne umana: il Minotauro rinchiuso nel labirinto di Cnosso.

Dopo aver aiutato Teseo a sconfiggere il terribile Minotauro e a superare il labirinto di Cnosso, Arianna fu “piantata in Nasso” (nell’isola greca di Naxos) dall’eroe ateniese, che le aveva promesso di portarla ad Atene.

Tuttavia, c’è un dibattito su quale sia la versione corretta di questa espressione.

Alcuni sostengono che “piantare in asso” sia la forma più adeguata, sostenendo che l’origine del detto risieda nello sviluppo fonetico del latino “assum,” che significa “da solo.”

Indagando ulteriormente su questa intrigante questione, scopriremo le radici di entrambe le espressioni e cercheremo di gettare luce sull’origine di questa particolare figura retorica, offrendo così una panoramica completa del dibattito tra “in Nasso” e “in Asso.”

Infine, attraverso questa esplorazione, speriamo di dissipare ogni dubbio e di chiarire quale sia la versione più accurata di questa espressione, gettando nuova luce sulla storia e sulle origini di un detto popolare intrigante.

Cosa dice l’Accademia della Crusca

Ma qual è la forma corretta?

A venirci in aiuto è l’Accademia della Crusca.

Nella pagina web dedicata al quesito si legge:

“Lasciare in Nasso e lasciare in asso convivono da secoli nell’italiano e né l’una né l’altra forma possono oggi essere considerate errate. Ancora non siamo in grado di stabilire con certezza quale sia la vera origine del modo di dire, sebbene gli strumenti moderni sembrino prediligere la variante in asso, oggi più comune, mettendo spesso fortemente in dubbio la derivazione mitologica che avrebbe dato vita a lasciare in Nasso”.

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