La Filastrocca ‘Giro Giro Tondo’: il significato nascosto! 4 Luglio 2023 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Giro Giro Tondo

“La bellezza delle filastrocche risiede nella loro capacità di affrontare e trasformare le paure più oscure in parole innocenti e melodiose.” (cit. Neil Gaiman)

La Filastrocca

Una filastrocca è una breve poesia o una rima che segue una struttura ritmica e spesso giocosa. Solitamente è destinata ai bambini e viene utilizzata come forma di intrattenimento o per insegnare loro parole, suoni e concetti.

Le filastrocche sono spesso caratterizzate da un ritmo incalzante e da rime o giochi di parole divertenti. Sono popolari in molte culture e vengono tramandate di generazione in generazione.

L’etimologia di questa parola è incerta. Esistono diverse ipotesi da considerare rapidamente. Potrebbe essere semplicemente un derivato figurato di “filare”, che descrive il fluire costante e ritmico delle filastrocche.

D’altra parte, “strocco” era un antico nome per un tipo di seta, il che potrebbe conferire a questa filatura una sfumatura particolare.

Altrimenti, potrebbe derivare da una variante di “filatessa”, che è essenzialmente un sinonimo, e a sua volta potrebbe essere collegato a “filatterio”, ossia i tefillin, astucci quadrati indossati dagli ebrei durante la preghiera, legati alla fronte e al braccio con delle cinghie e contenenti brani del Pentateuco.

Tuttavia, alcuni avanzano altre ipotesi… In ogni caso, non c’è una soluzione definitiva a questa questione. Passiamo ora a qualcosa di interessante.

La Filastrocca “Giro Giro Tondo, casca il mondo….”

Pochi sanno le curiosità che si nascondono nella filastrocca giro giro tondo; eppure, essa viene usata da tantissimi bambini e molti si divertono a giocare mentre la cantano in coro. Ebbene questa filastrocca deriva da una versione inglese che risale al 1600 e questa filastrocca descriveva il corso della peste che aveva distrutto la città di Londra nel 1665.

Seppur narrata in un modo che potrebbe sembrare un po’ inquietante, questa storia racchiude un’umanità profonda e la volontà delle persone di affrontare la morte e, soprattutto, di aiutare i bambini a comprenderla.

La filastrocca originale così diceva: “Ring a ring a Roses, A pocketful of posies, Tishoo, tishoo, We all fall down!” e qui l’anello di rose era qualcosa di molto più inquietante della sua versione letterale e rappresentava, infatti i bubboni che comparivano inizialmente intorno al collo, attaccando i linfonodi.

A causa del gran numero di corpi senza vita che giacevano per le strade, la gente della città iniziò a portare con sé sacchetti di petali di rosa, sia per sconfiggere l’odore sgradevole che per rendere omaggio, in un certo senso, alle vittime di questa terribile epidemia. Fu proprio tra le vie che risuonò un canto, che divenne poi un inno all’infanzia, alla vita e alla libertà.

Un altro verso citava: “A pocketful of posies” che può essere tradotto con “una tasca piena di fiori” e si riferiva alle erbe aromatiche che si credeva potessero proteggere dal contagio e purificare l’aria.  Mentre il finale “casca il mondo, casca la terra e tutti giù per terra” deriva da “We all fall down” ovvero tutti cadono a terra che simboleggiava la morte improvvisa che colpiva il malato dopo qualsiasi movimento.

“Le filastrocche sono la lingua materna della fantasia, il gioco dell’infanzia che danza sulla lingua di tutti.”  (cit.Alda Merini)

Ecco che studiare una innocua filastrocca ci porta dentro gli orrori della peste, l’immaginazione dei bambini che persiste anche nei momenti più oscuri e ci dimostra come conoscere la nostra storia significhi conoscere qualcosa di noi stessi e della nostra storia come genere umano.

“Le filastrocche sono come piccoli segreti sussurrati nell’orecchio, che accendono l’immaginazione e fanno sorridere il cuore.” (cit. Roberto Piumini)

Potreste un giorno trarre spunto da questa storia per spiegare ai vostri figli l’esistenza della malattia nel mondo. I giochi, le favole, le canzoni e la vita stessa insegnano molto più di qualsiasi enciclopedia.

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