LA PAROLACCIA “NAPOLETANA” 20 Maggio 2022 – Posted in: Modi di dire, Parole – Tags: ,

LA PAROLACCIA

La parolaccia (dispregiativo del termine parola) o turpiloquio è un termine o espressione volgare, triviale, offensiva.

La lingua italiana ingloba parolacce non solo a partire da gerghi specifici (es. malavitosi, studenteschi…) ma anche dai molti dialetti e lingue regionali che si parlano nella penisola. Si tratta di termini che esprimono di solito, in modo abbassante e offensivo, delle pulsioni fondamentali dell’uomo: il sesso, il metabolismo, l’aggressività, la religione.

Esse sono diventate un linguaggio specializzato nell’esprimere le emozioni primarie dell’uomo: rabbia, sorpresa, disgusto, pauradivertimento ecc.

Cazzimma

Per quanto riguarda la “cazzimma” il discorso e’ diverso perche’ il suo uso e’ iniziato solo pochi decenni fa.

Infatti e’ uno di quei vocaboli napoletani “nuovi” e quindi non fa parte della letteratura “storica” napoletana. La cazzimma e’ il cercare di prevalicare a tutti i costi sugli altri anche danneggiandoli. Quindi “tene ‘a cazzimma” quella persona che alla malignita’ aggiunge la cattiveria ed il gusto di farla. L’uso si riscontra soprattutto negli ambienti scolastici e lavorativi.

L’origine di tale “parolaccia” e’ sconosciuta a meno che non si tenti (con successo, direi) di rapportarla all’organo genitale maschile rafforzando la parola aggiungendo il suffisso “imma” molto usato nel napoletano come per sfaccimma, zuzzimma…

Chiavica

Con il termine Chiavica si intende il luogo lurido in cui convergono le acque piovane presenti nelle strade. Luogo onnipresente di ogni schifezza che si trascina con i torrenti d’acqua che si vengono a creare durante una pioggia (Chiavica maesta). Luogo frequentato da ogni sorta di animale putrido la cui regina ‘A zoccola (il topo da fogna), regna incontrastata! Data la caratteristica ed il significato del termine, si puo’ anche usare per offendere la persona mirata dai nostri insulti: Si proprio na’ chiavicae’ un’offesa molto grave. L’origine e’, molto probabilmente, derivata dal latino clovaca o cloaca con cui si indicavano le stesse cose che si indicano nel napoletano.

Pucchiacca

La Pucchiacca credo non sia il caso di specificare cosa sia. Noi uomini faremmo follie per essa! A causa sua si sono commessi omicidi, ammazzamenti, si sono scatenate guerre e rivoluzioni. Tramite questo dono di natura, la donna riesce ad ottenere, nel bene e nel male, tutto cio’ che desidera. Ma con Pucchiacca principalmente si indica una varieta’ di insalata molto gustata dai napoletani: a’ pucchiacchella (molto gustosa) che si prepara insieme alla rughetta (altra insalata) per formare ‘A rugole e pucchiacchella. L’origine etimologica e’ chiaramente latina. Infatti con il termine “Portulaca” si indicavano, appunto, le erbe. L’associazione con l’organo sessuale femminile, e’ dovuto alla fusione del termina con “Pucchia” con cui si indicava una fonte, un luogo dove sgorga l’acqua. Credo non sia il caso di approfondire il perche’ dell’associazione. Ricordo inoltre, che la pucchiacca(l’insalata) cresce poco alta, quasi rasa al suolo (anche in questo caso non mi sembra opportuno specificare l’analogia.

Sfaccimma

Forse “sfaccimma” e’ una delle piu’ brutte parolacce che si possa trovare nella lingua napoletana.. La parola letteralmente in italiano vuol dire “sperma”. Viene in genere usato per disprezzare. Quindi un “uomo ‘e sfaccimma” e’ un uomo da niente. Pero’ puo’ anche indicare una persona furba, in questo caso la persona si dice “figlio e sfaccimma” che non e’ offensivo. L’origine viene dall’italiano “sfacciato” che vuol dire uomo intrapendente e frontato. State attenti a come usate questo vocabolo poiche’ qualcuno potrebbe offendersi, perche’ e’ vero che ci sono molti “figli e sfaccimma”ma e’ altrettanto vero che ci sono anche parecchi “uomini e sfaccimma”. Si puo’ anche dire “Ma che sfaccimma!!”ed indica un esortazione del tipo “Ma che diamine!”…….

Zompapereta

La parolaccia “zompapereta” e’ una parolaccia che non ha un significato effettivo: e’ offensiva e basta. La si rivolge perlopiu’ alle ignare mamme di chi e’ oggetto dell’insulto. Si potrebbe riferire la “pereta” per indicare la eccessiva facilita’ di costume (le donne di facili costumi vengono indicate cosi’) e il “zompa” potrebbe indicare un marcamento del “peretonaggio”.

Guallara

La “Guallara” (questo e’ il termine esatto, ma si dice anche uallera) come saprete benissimo e’ in italiano “l’ernia” che non mi sebra il caso di specificarne il senso.. L’origine e’ tutta araba. Infatti deriva dalla trasformazione del termine arabo “‘adara” in wallara (che tradotto significa appunto ernia) quindi la traformazione tutta napoletana in uallera.

Altri termini sono collegati, vi troviamo: guallaruso, guallecchia……devo continuare?

Loffa

Parolaccia offensivo se rivolto ad una donna, con la loffa si indica, anche il caratteristico rumore di un peto. Da questo esempio e’ anche da ritrovarsi l’origine. Infatti l’etimologia e’ del tipo onomatopeico (cioe’ il suono imita cio’ che e’ in origine). Il termine e’ da ritrovarsi anche nell’idioma italiano: infatti si dice loffia.

 

(Fonte https://www.napoletanita.it/mal1.htm)