Ludopatia: cause, sintomi e strategie per affrontarla 17 Ottobre 2023 – Posted in: Momenti, Parole – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

La Ludopatia

“Il gioco d’azzardo è il figlio del desiderio, ma è anche il padre della disperazione.” (cit. Proverbio arabo)

Nel tessuto complesso della società moderna esistono parole e conoscenze che dobbiamo avere, queste curiosità tecniche ci permettono di leggere meglio le notizie che ci arrivano ogni giorno.

Cos’è la ludopatia o gioco d’azzardo patologico (Gap), di cui spesso si parla? Vediamolo insieme: questa condizione, nota anche come gioco d’azzardo patologico, può avere impatti devastanti sulla vita di coloro che ne sono affetti.

In questo articolo, esploreremo a fondo la natura della ludopatia, comprenderemo i fattori scatenanti e offriremo strategie concrete per affrontarla.

La ludopatia è una forma di dipendenza comportamentale che coinvolge il bisogno incontrollabile di scommettere denaro o beni di valore su attività o giochi d’azzardo. Nonostante la crescente consapevolezza sui pericoli associati al gioco d’azzardo e la disponibilità di aiuti, la ludopatia rimane un problema significativo in molte parti del mondo.

Etimologia

L’etimologia della parola ludopatia indica che tale parola sembrerebbe essere composta da elementi di origine greca e/o latina: ludo- ossia relativo al gioco, e -patia (dal greco, termine che indica uno stato di sofferenza, malattia). La ludopatia indicherebbe, quindi, la malattia del gioco.

Può essere innescata da diversi fattori: la predisposizione genetica è stata identificata come un elemento che può influenzare la suscettibilità al gioco d’azzardo. Alcune variazioni genetiche sembrano aumentare la propensione all’impulso del gioco.

“La ludopatia è una malattia serissima perché ha come sintomo l’insensatezza.” (cit. Roberto Gervaso)

Il gioco d’azzardo può essere definito come una forma di comportamento che implica la scommessa di denaro o di oggetti di valore sui risultati di un gioco, di una gara o di qualsiasi altro evento il cui esito è incerto e determinato da un certo grado di probabilità (Blaszczynski, 2000).

Le vincite e le perdite nei giochi d’azzardo sono, almeno in parte, attribuibili al caso e non ad una maggiore o minore abilità del giocatore (a differenze dei giochi di competizione; Lavanco & Croce, 2008).

Alcuni individui con problemi di salute mentale, come ansia, depressione o disturbo ossessivo-compulsivo, possono essere più suscettibili alla ludopatia. Il gioco d’azzardo può essere visto come una forma di auto-medicazione per alleviare il disagio emotivo.

Questa malattia può avere conseguenze devastanti su diverse aree della vita di un individuo. Le perdite nel gioco possono portare a debiti incolmabili e instabilità economica, rappresentando l’effetto più immediato e ovvio. La dipendenza dal gioco d’azzardo può mettere a dura prova le relazioni familiari e sociali. I conflitti possono sorgere a causa di comportamenti irrazionali legati al gioco.

Questo termine è tornato in auge dopo che un’indagine sull’attività di scommesse su piattaforme non autorizzate coinvolge diversi calciatori, tra cui tre della Juventus di seconda fascia. La squadra mobile di Torino ha sequestrato i dispositivi elettronici di Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo per analizzare le puntate e le conversazioni in chat, potenzialmente allargando il numero di giocatori coinvolti.

L’indagine originale della Procura di Torino mirava a scoprire un circuito di scommesse illegali attraverso piattaforme online che facilitavano il riciclaggio di denaro o coinvolgevano individui impossibilitati a scommettere legalmente. Alcuni calciatori sono emersi come parte di questa attività, mettendosi a rischio di multe e squalifiche, oltre alle implicazioni legali.

“Non giocate mai quando siete tristi o depressi, perché il gioco d’azzardo richiede una mente chiara.” (cit. Michael Jordan)

Conclusioni

Il significato di ludopatia quale malattia del gioco si è andato diffondendosi maggiormente attraverso i giornali e i mass media e, successivamente, anche attraverso progetti promossi da vari enti e associazioni, allo scopo di sensibilizzare e affrontare questo problema, e attraverso l’utilizzo di tale termine in circolari e leggi governative.

Ad esempio nel decreto-legge (158/12) convertito ora in legge (189/12), la ludopatia, intesa specificamente come gioco d’azzardo patologico, è stata inserita dal Ministero della Sanità nei livelli essenziali di assistenza sanitaria (i cosiddetti Lea), nell’articolo 5 intitolato “Aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con particolare riferimento alle persone affette da malattie croniche, da malattie rare, nonché da ludopatia” (Bartezzaghi, 2008). Al comma 2, infatti, si fa riferimento alla ludopatia come patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Bartezzaghi, 2008).

Si precisa, però, che la parola ludopatia non è quella utilizzata in termini tecnici dagli specialisti del settore in ambito psicologico e medico. Anche se a volte utilizzata come sinonimo, in termini tecnici e diagnostici ci si riferisce sempre utilizzando la definizione di “Disturbo da Gioco d’Azzardo”.

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