L’Eroica storia di Balto e Togo in Alaska 22 Novembre 2023 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , , ,

La Leggenda di Balto e Togo – Il Secondo diventa l’Unico Eroe

In questa epica storia di coraggio e resistenza, Togo emerge come l’eroe indiscusso.

Nonostante la gloria attribuita a Balto, è il fido cane guida Togo che ha effettivamente attraversato i 674 chilometri per consegnare il vaccino salvavita durante l’epidemia di difterite del 1925 in Alaska.

Con la sua determinazione feroce e il suo coraggio insuperabile, Togo rappresenta il vero spirito di un eroe e il suo contributo indelebile alla storia è un omaggio alla sua grande volontà.

Affidati al primo cane della spedizione e capirai perché è l’eroe indiscusso di questa storia.

La Storia

Nel crudo inverno del 1925, la cittadina Nome, in Alaska era in preda al terrore: un’epidemia di difterite infestava la città, uccidendo bambini inermi e lasciando gli adulti impotenti.

La salvezza giaceva a chilometri di distanza, con un milione di unità di antitossina ad Anchorage.

Ma come raggiungere la meta finale quando la neve alta e gli iceberg bloccavano ogni via d’accesso?

Leonhard_Seppala_with_dogs

La risposta era cristallina: affidarsi alla potenza dei cani da slitta, i coraggiosi cani che avevano conquistato il selvaggio nord e correvano come il vento per consegnare la posta.

Iniziò così una delle missioni di salvataggio più audaci della storia, una staffetta di venti mute di cani, che resistettero a una temperatura media di 40°C sotto lo zero e affrontarono 674 miglia in soli cinque giorni, un’impresa che avrebbe lasciato sbalorditi anche i più coraggiosi degli uomini.

Il primo ad affrontare le intemperie fu Edgar Bill Shannon, che cavalcò per le prime 52 miglia fino a Tolovana, mentre la staffetta si completò con Balto, che strappò la vittoria finale guidato da Gunnar Kaasen.

Un atto di eroismo che incantò il mondo intero e dimostrò che ci sono ancora modi audaci di superare qualsiasi sfida, anche quando tutto sembra essere contro di noi.

Se sei mai alla ricerca di un esempio di coraggio, cercalo nei cani che correvano per la piccola città di Nome, in Alaska nel 1925.

Poiché Balto, di proprietà di Leonard Seppala, fu l’eroe indiscusso che portò l’antitossina a Nome, la sua fama divampò come un incendio.

A lui furono tributati onori senza fine: un cortometraggio celeberrimo intitolato “Balto’s race to Nome” (1925), una statua imponente e maestosa al Central Park di New York scolpita da Frederick George (1927) e persino un film d’animazione carico di emozioni senza fine (1995) che portava il suo nome.

La Verità nascosta

Ma come in ogni leggenda, anche in questa storia splendida c’è una verità nascosta: l’effettivo percorso del viaggio epico fu compiuto da Togo, il cane coraggioso condotto proprio dallo stesso audace Seppala.

Con ben 91 miglia di distanza da superare, infatti, Togo si dimostrò davvero la forza della natura e l’anima indomabile della corsa incarnando realmente l’essere audace che non ha paura di nulla e punta diritto alla meta!

Molti cani di diversi gruppi hanno sacrificato le loro vite per far giungere le medicazioni in un tempo record: solo 127 ore!

La loro determinazione e il loro coraggio sono stati insuperabili, ma i loro nomi sono stati dimenticati troppo presto. Balto e la sua muta, insieme a Togo, hanno attraversato la tempesta per salvare vite umane, ma invece di essere trattati con il rispetto che meritavano, sono stati venduti come oggetti di spettacolo.

Solo grazie all’indignazione e alla generosità dell’imprenditore di Cleveland, George Kimble, hanno ottenuto la loro libertà. Balto e Togo sono diventati leggende, anche se solo il secondo è stato riconosciuto come l’eroe che era.

Leonhard Seppala l’ha consacrato come il migliore tra i cani, e anche Balto stesso ha dovuto ammettere la sua inferiorità.

Onoriamo la memoria di quei coraggiosi cani che hanno dato la vita per gli altri, e non dimentichiamoci mai il loro eroismo senza pari.

La Storia di Togo e Balto

Ecco un estratto del suo diario:

“…la cosa che più mi disturbava era che il record di Togo fu assegnato a Balto, un cane poco valido, che fu portato alla ribalta e reso immortale. Era più di quanto potessi sopportare quando Balto, il cane della stampa, ricevette per la sua “gloriosa impresa” una statua che lo raffigurava con i colori di Togo e con l’affermazione che lui aveva portato Amundsen a Point Barrow e per una parte del percorso verso il polo, mentre non si era mai allontanato per più di duecento miglia a Nord di Nome! Avendogli attribuito i record di Togo, Balto si affermò come “il più grande leader da corsa d’Alaska” anche se non aveva mai fatto parte di un team vincente! Lo so perché io ero il padrone ed avevo cresciuto sia Balto che Togo. La “corsa del siero” fu l’ultima corsa a lunga distanza di Togo…”.

Incontestabilmente, tutti i 100 cani impiegati nella corsa, incluso Balto, sono stati degli eroi, ma Togo lo è stato sicuramente di più e, fortunatamente, la vera storia della corsa per salvare Nome, alcuni anni dopo, è stata finalmente portata alla luce.

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