Osimhen: “Infortunio? Ho sentito la faccia esplodermi. Scudetto? Vorrei vincere a Napoli 8 Febbraio 2022 – Posted in: Biografie – Tags:

Victor James Osimhen (Lagos, 29 dicembre 1998) è un calciatore nigeriano, attaccante del Napoli e della nazionale nigeriana. E’ un attaccante molto dotato atleticamente, può giocare su tutto il fronte offensivo, preferendo però il ruolo di punta centrale. In possesso di una elevata velocità ed una buona forza fisica, per le sue caratteristiche viene paragonato all’ivoriano Didier Drogba.

Osimhen – mascherina è, ad oggi, un binomio che i tifosi stanno ancora cercando di imparare. Dopo l’infortunio al volto, infatti, l’attaccante è costretto a scendere in campo con una speciale mascherina protettiva in carbonio di

ultima generazione.

L’intervista di Repubblica

Victor Osimhen ha rilasciato una lunga intervista ai “colleghi” di ‘La Repubblica’. Seguono le dichiarazioni del calciatore azzurro:

“Abito a Posillipo, al piano terra. Forse passerò per ingenuo, ma non immaginavo una città così calda e pazza per il calcio. Solo adesso riesco a rendermi conto di quanto possa essere stato difficile per uno come Maradona trovare un po’ di intimità e sopportare la pressione” – ha dichiarato.

La scelta di Insigne

“Cosa penso della scelta di Lorenzo Insigne? Penso che abbia fatto bene. E’ un uomo con una famiglia, avrò fatto le sue valutazioni, avrà ragionato e poi scelto quello che è meglio per lui. Io sono in una situazione diversa, ma non sono uno di quelli che dicono ‘io non farei mai come lui’”.

Sullo scudetto

“Io non sono uno che sa cantare bene, ma se succedesse una certa cosa mi inventerei un nuovo ballo in campo. Farei una Victor victory dance. Mi piacerebbe vincere insieme a Napoli e al Napoli. Per lo scudetto devo essere un giocatore molto più individuale. Allora sì che mi darebbe molta soddisfazione. Penso che per la città sarebbe un avvenimento strepitoso”. “La Serie A è competitiva, ogni domenica affronti una squadra che potrebbe farti cadere. Mi criticano molto perché sono permaloso, ma io sono felice solo se do il meglio. Il calcio rappresenta il 97% della mia vita”. “Qualche volta sui social eccedo, ma lo faccio solo perché cerco leggerezza. Sono un ragazzo di ventitré anni, avrò pure il diritto di non essere uno profondo”.

L’infortunio

Victor ha poi parlato del suo infortunio:

“Ho sentitoche la faccia mi era esplosa subito. Appena mi sono toccato la guancia sinistra non sentivo più la sensibilità. Ho fatto fatica anche a dormire. Se mi giravo da quel lato mi faceva male. Ho recuperato le forze. Mi ha trascinato la voglia di giocare e di migliorare proprio sui colpi di testa. Non sono un tipo da frenare la mia esuberanza. Non ho mai fatto calcoli, anzi. Ho sempre cercato di rimettermi in piedi senza piangermi addosso. Non ho paura di farmi male, se perdo mi arrabbio. Non mi arrendo”.

L’attaccante ed il difensore preferiti:

“L’attaccante preferito italiano? Immobile lo ammiro, è straordinario. E’ sempre lì al momento giusto. Fa sembrare tutto facile, soprattutto i gol. E’ un vero pirata. Il difensore più ostico che ho affrontato è stato Romero del Tottenham. E’ stato più veloce di me, anche molto abile ad anticiparmi. Poi un altro è Koulibaly che in allenamento non mi fa mai segnare. Ho tifato Senegal in Coppa d’Africa quando è stata eliminata la mia Nigeria“.

 

Per avere ancor più un quadro d’insieme di questo straordinario umile campione sintetizziamo anche un’altra sua intervista qui di seguito:

L’intervista al canale Youtube di King Elong

Victor Osimhen non è un campione solo in campo ma lo è stato soprattutto fuori, durante la sua gioventù in Nigeria.

Osimhen – intervista sulla sua vita passata

“Dove sono cresciuto, nulla è promesso perché qualunque cosa tu voglia avere, devi lavorare così duramente per ottenerla. Ricordo che mentre crescevo, per guadagnare qualcosa pulivo la grondaia per 20 Naira (meno di 5 centesimi di euro, ndr) per il mio defunto padrone di casa“.

Il calcio per Victor è iniziato solo come un sogno, inseguendo un pallone bucato sui campi della periferia di Lagos:

“Volevo solo diventare un giocatore professionista, ispirato da molte grandi leggende, come Didier Drogba, Mikel Obi, Odion Ighalo e gli altri, e sento che essere stato in grado di raggiungere questa impresa è uno dei miei più grandi successi nella vita“.

La sua infanzia difficile non gli ha fatto mai dimenticare le sue umili origini e nemmeno i gesti generosi e caritatevoli verso le persone e i ragazzi che ora sono nelle condizioni in cui era lui in passato. Sono ancora impresse nella memoria dei tifosi azzurri, e non, le immagini dell’attaccante nigeriano che palleggia con dei ragazzi a Napoli in un supermercato, oppure di quando è tornato nella sua Lagos accolto dalla folla per giocare su un campetto sterrato.

Famoso il suo appello, sul proprio profilo Instagram, per ritrovare una donna disabile che vendeva acqua. Una volta trovata l’ha aiutata economicamente. Così come ha aiutato alcuni ragazzi africani di Napoli donando loro vestiti e giubbotti.

Uno straordinario campione ma soprattutto un grande uomo!

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