Fratel Biagio Conte – Un umile eremita 25 Gennaio 2023 – Posted in: Biografie – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Fratel Biagio Conte

(Palermo, 16 settembre 1963 – Palermo, 12 gennaio 2023)

“Amati e preziosi giovani del Friday For Future siete il futuro e la speranza, chi dovrà migliorare questo mondo siete voi. Ma è doveroso che noi adulti vi diamo una mano, un aiuto, anche se siamo responsabili di avervi consegnato un mondo corrotto, pieno di materialismo e di consumismo e di tecnologia usata male che purtroppo non rispetta il buon Dio e tutto l’ambiente che ci sta attorno.”

Biagio Conte era un missionario ed eremita italiano, conosciuto come Fratel Biagio Conte.

La sua storia è davvero straordinaria e piena di curiosità, ha cercato con tutte le sue forze di aiutare ogni singola persona e di dedicarsi ai poveri e ai bisognosi di ogni singola persona della sua città ovvero Palermo.

La sua era una famiglia di imprenditori, a tre anni è mandato in Svizzera per studiare in un collegio di Suore e a 9 anni, ritornato nella sua città natale, studia nel collegio di San Martino delle Scale.

Fratel Biagio Conte non né mai stato un animo troppo incasellabile e così a soli 16 anni decide di abbandonare la scuola e dedicarsi al lavoro, inizia così il suo apprendistato nell’impresa edile di famiglia.

Biagio Conte a 20 anni subisce una profonda crisi spirituale, non capisce quale sia il suo posto nel mondo e quali siano i presupposti per fare davvero del bene e così decide di allontanarsi da tutti e nel 1983 va a vivere a Firenze; qualche anno dopo ovvero nel 1990 sceglie la via dell’eremita e si ritira nelle montagne dell’entroterra della sua Sicilia e poi dirigendosi, in pellegrinaggio, verso la città di Assisi.

La sua scomparsa allertò la famiglia che decise di inviare un appello alla trasmissione Chi l’ha visto? per il ritrovamento di Biagio; l’eremita rispose in diretta informando il mondo del suo pellegrinaggio e raggiunse la città di assisi nel 1991.

Tornato a Palermo il suo intento era quello di viaggiare in Africa, e lì aiutare i poveri e i bisognosi ma lo stato di degrado della città palermitana gli fece cambiare idea ed è così che rimase a Palermo.

“Questa è la giusta risposta: aiutiamo il nostro simile, i più poveri; il povero ha bisogno del ricco ma anche il ricco ha bisogno dell’aiuto e della manodopera del povero.”

Qui aiutò i senzatetto, si batté in mille proteste e ottenne l’utilizzo di alcuni locali nei quali aprì la sua missione di “Speranza e Carità”.

Aiutò tantissimo la sua città e aprì anche una missione femminile in un ex convento; il suo lavoro di evangelizzazione fu davvero incredibile e pur rimanendo laico ebbe uno strettissimo rapporto con la chiesa.

La morte

Il 12 gennaio 2023, a causa di una gravissima forma di tumore al colon contro cui stava lottando da tempo, è morto a Palermo all’età di 59 anni. Il giorno precedente, pur fortemente debilitato, aveva chiesto insistentemente di partecipare alla Messa, ove venne trasportato su una lettiga per ricevere l’Eucaristia.

Il missionario è stato sepolto nella Cittadella del Povero e della Speranza di via Decollati a Palermo[8]

Tra i tanti messaggi di cordoglio giunti dopo la morte, anche quello di papa Francesco, che lo ha definito “Generoso missionario di carità e amico dei poveri” e del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ne ha valorizzato la testimonianza “coinvolgente ed eroica” a difesa della dignità umana.

Curiosità

Esistono molte curiosità su Fratel Biagio; eppure, alcune di esse sono più memorabili di altre:

  • Nel 2018 ha conosciuto e pranzato, nella sua missione con Papa Francesco.
  • Nel 2015 ha partecipato alla manifestazione Pride mostrando sostegno anche a Gay, lesbiche e Queer.
  • Nel 2014 su di lui avvenne un controverso miracolo: costretto sulla sedia a rotelle fece un bagno a Lourdes e lì riuscì a tornare a camminare senza che i medici dessero una spiegazione scientifica alla cosa.
  • Sulla sua storia è ambientato il film Biagio del 2014.

“Rivolgo un grido disperato ma di speranza all’intera società, non possiamo rimanere inermi spettatori davanti alle tante difficoltà, sofferenze ed emarginazione”

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