LE PAROLE IN AGONIA 11 Febbraio 2021 – Posted in: Parole

Riusciresti a scrivere un termine veramente desueto, ma che potrebbe tornare utile a molti?

Per iniziare un termine troppo facile: “desueto”, proprio come scritto nella Domanda! E poi tante altre parole che stanno, purtroppo, via via scomparendo dall’uso comune.
Ecco alcuni esempi

Sempiterno

Esistente da sempre e per sempre; eterno.

Algido

Freddo, glaciale, gelido.

Facondia

Facilità di parola, scioltezza ed eleganza d’espressione

Sincretismo

Convergenza di elementi ideologici già inconciliabili, attuata in vista di esigenze pratiche, nella sfera delle concezioni religiose e filosofiche; part., fusione o mutuazione di elementi fra religioni diverse.
In linguistica, confluenza di due o più funzioni sintattiche, in origine espresse con elementi formali diversi, in una sola forma: per es. il caso ablativo latino che raccoglie le funzioni di ablativo, locativo e strumentale.

Ossia

‘Cioè’: serve per introdurre un chiarimento o una determinazione.

Antonomasia = figura consistente nell’usare un nome comune al posto di un nome proprio (ad esempio: il “pianeta rosso” invece di Marte);

Per antonomasia = esempio perfetto per indicare qualcosa (ad esempio: “Quella cinese, lunga più di 5000 chilometri, è la muraglia per antonomasia”).

Autopoiesi (Maturana e Varela, 1980)

Un Sistema Autopoietico (S. A.) è un sistema organizzato in una rete (network) di processi di produzione (trasformazione e distruzione) di componenti, che ricorsivamente (attraverso le loro interazioni e trasformazioni) continuamente rigenerano e realizzano la stessa rete di processi (relazioni) che li produce.
Un S. A. è caratterizzato dal fatto di essere un sistema che si autocrea nel tempo e cioè un sistema autoregolatore, auto-organizzatore ed autoreferenziale, in cui le conseguenze (i prodotti, i risultati) delle operazioni effettuate dal sistema coincidono con le operazioni stesse, in modo da mantenere costante la sua “organizzazione interna” e cioè la rete di relazioni e di processi che lo definiscono e lo costituiscono.
I S. A. sono sistemi omeostatici che hanno la loro propria organizzazione come variabile da mantenere costante.

Tumido = molto gonfio (ad esempio: labbra tumide = labbra carnose, sporgenti)

Questa parola compare nella antica e famosa canzone, a tempo di tango, “Balocchi e profumi”, lanciata nel 1928 da Gennaro Pasquariello al Teatro Eden di Napoli, in cui compaiono i noti versi:

“Mamma”, mormora la bambina
Mentre pieni di pianto agli occhi
“Per la tua piccolina
Non compri mai i balocchi
Mamma, tu compri soltanto i profumi per te”

che proseguono poi con:

Ella nel salotto profumato
Ricco di cuscini e di seta
Porge il labbro tumido al peccato
Mentre la bambina indiscreta
Socchiude quell’uscio
Pieno d’odor di Coty …

 

E poi:

ammagato = ammaliato, incantato (su suggerimento di Paola Zucca)

basito = fortemente sbalordito, attonito, impietrito, esterrefatto (su suggerimento di Fosca Vargiu)

catafalco = Impalcatura che serve di sostegno alla bara durante le cerimonie funebri; usato anche nel senso di “oggetto molto grosso e ingombrante, spesso in senso spregiativo” (su suggerimento di Thomas Bicheri).

concione = discorso solenne pronunciato in pubblico (su suggerimento di Paola Zucca)

gargantuesco = enorme, gigantesco; da Pantagruel, gigante dall’insaziabile appetito, personaggio nato dalla penna di Rabelais nel XV secolo, le cui avventure sono narrate nell’articolato romanzo “Gargantua e Pantagruel” (su suggerimento di Thomas Bicheri).

intortare = raggirare oppure impantanare sino a creare un nodo insolubile; deriva da intorto cioè avvolto su sé stesso, dal latino: intorquere “torcere su sé stesso” e non ha nulla a che vedere con le torte da mangiare (su suggerimento di Thomas Bicheri).

millantatore = colui che si vanta con boriosa esagerazione e spesso senza alcun fondamento

obnubilato = annebbiato, offuscato, ottenebrato (su suggerimento di Paola Zucca)

oclocrazia = deriva dal greco antico: ὄχλος, óchlos, «moltitudine, massa» e κράτος, krátos, «potere») si configura come uno stadio di governo deteriore nel quale la guida della pόlis è alla mercé di volizioni delle masse; mentre in “democrazia” (una sana almeno) governa chi meglio rappresenta il popolo, in “oclocrazi”a governa chi meglio “intorta” il popolino (su suggerimento di Thomas Bicheri).

pleonastico = superfluo, ridondante

pletorico = più numeroso del necessario, eccessivo

prodromo = segno, indizio, circostanza che preannuncia qualcosa, generalmente sfavorevole, come i prodromi di una malattia, di una crisi economica, ecc.

segaligno= magro e asciutto, e per questo robusto e sano

sesquipediale = lungo e verboso (discorso); grossolano, madornale (errore)

smargiasso = borioso millantatore delle proprie presunte capacità (su suggerimento di Paola Zucca)

stolido = di chi dimostra scarsa intelligenza o prontezza

subitaneo = improvviso, immediato, repentino, inatteso

tornito = parte del corpo che ha forme rotonde e armoniose (ad esempio: gambe tornite)

tignoso = caparbio, cocciuto

turgido = gonfio, teso in superficie per pienezza di umore (ad esempio: seno turgido di latte).

veruno = qualcuno, alcuno

vetusto = cosa o persona molto vecchia.

 

(Fonte Web Mario Nicola Misino)