Smoking: Dalla “scimmia” al “dio” dell’eleganza maschile 30 Aprile 2024 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags:

Le origini dello Smoking

“Un uomo in uno smoking è un uomo a metà strada tra una scimmia e un dio.” (cit. Ian Fleming)

Lo smoking, noto anche come “abito da sera” o “abito da smoking”, ha una storia ricca e affascinante che risale al XIX secolo. Questo elegante indumento formale ha attraversato epoche e continenti, diventando un’icona della moda maschile.

Tuttavia, l’origine dello smoking è davvero curiosa e non ha nulla a che vedere con lo status che oggi questo abito si è guadagnato in tutto il mondo.

L’origine dello smoking può essere fatta risalire alla Gran Bretagna del XIX secolo. Nel corso degli anni 1800, l’abbigliamento maschile formale subì notevoli cambiamenti.

In particolare, l’abito da sera tradizionale veniva indossato con una giacca nera, ma durante il decennio del 1880, emerse una nuova tendenza: l’uso di una giacca corta di colore nero con rever in raso.

“Penso che ogni uomo debba possedere almeno un buon paio di scarpe e uno smoking.” (cit. Tom Ford)

L’evoluzione dello smoking è strettamente legata ai circoli esclusivi e ai club maschili dell’epoca vittoriana.

Inizialmente, questa nuova forma di abbigliamento era considerata meno formale rispetto all’abito da sera tradizionale, ed era indossata principalmente in ambienti più rilassati come i club di fumo, da cui derivò il nome “smoking”.

La giacca corta e il pantalone con striscia laterale divennero distintivi di questo stile.

Inoltre, la “smoking jacket” non era solo un elemento di moda, ma svolgeva una funzione specifica nell’ambito delle abitudini sociali dell’epoca. La pratica di indossare la smoking jacket ebbe origine come risposta a un problema comune dell’epoca legato al consumo di tabacco.

Negli ambienti sociali, dove era consuetudine fumare durante incontri e riunioni, sorgeva la necessità di proteggere gli abiti dall’odore persistente del tabacco.

In risposta a questa esigenza, la smoking jacket divenne una soluzione elegante e funzionale: una giacca leggera e raffinata che veniva fornita agli ospiti prima di immergersi nell’atto del fumo.

Con il passare degli anni, lo smoking si diffuse oltre i confini britannici, guadagnando popolarità in Europa e negli Stati Uniti. Nel corso del XX secolo, celebrità e icone di stile contribuirono ad aumentare la notorietà dello smoking.

Nel periodo d’oro di Hollywood, attori come Humphrey Bogart e Cary Grant contribuirono a rendere lo smoking sinonimo di eleganza e raffinatezza.

Ed è durante gli anni ’30 e ’40 che lo smoking divenne parte integrante dell’abbigliamento formale maschile.

“Uno smoking può essere più affascinante di una donna con abito da sera.” (cit. Karl Lagerfeld)

5 curiosità sullo smoking che (forse) nessuno conosce:

1. Il vero “padre” dello smoking: Non fu il Principe di Galles, come si crede comunemente, ma il suo segretario, il maggiore Bruce Robert Knight, a sfoggiare per primo la giacca corta nel 1865.

2. Un abito… da giorno: Inizialmente, lo smoking era considerato un abito da giorno meno formale rispetto al classico frac. Il suo utilizzo per le serate eleganti si diffuse solo più tardi.

3. Niente papillon, ma una cravatta bianca: La scelta della cravatta bianca nello smoking deriva da esigenze pratiche. Il papillon, con i suoi lembi svolazzanti, rischiava di incendiarsi a contatto con fiammiferi o pipe.

4. Un tocco di colore (anche se nascosto): Sotto la giacca dello smoking si nasconde spesso un gilet colorato, solitamente rosso o blu. Un dettaglio discreto che rivela un pizzico di personalità.

5. James Bond non lo indossava sempre: Nonostante la sua iconica associazione con l’agente 007, Ian Fleming descrive Bond in alcuni romanzi con abiti diversi dallo smoking.

Bonus: Lo smoking ha un codice di abbigliamento ben preciso. Ad esempio, i bottoni della giacca dovrebbero essere sempre allacciati, tranne quello inferiore. E il fazzoletto da taschino dovrebbe essere bianco e di lino.

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