ABBIOCCASSE, APPENINICASSE E AVECCE LA CECAGNA 20 Dicembre 2021 – Posted in: Modi di dire – Tags: , ,

Abbioccasse, appennicasse e avecce la cecagna: ecco le differenze

Roma è la città Eterna, millenni di storia si ripercorrono nelle strade e nei vicoli. Qui vivono tradizioni che non è possibile trovare in nessun posto ed è così anche per i modi di dire che contengono in sé una vena ironica e leggermente cinica che non è possibile capire se non si è del posto.Il dialetto romano ha così tante sfumature che “Abioccasse, appenicasse e avecce la cecagna” pur dicendo la stessa cosa ovvero pur alludendo tutti e tre a uno stato di calma e completo relax vogliono dire tre cose completamente diverse. Studiamone, insieme, le differenze così da non rimanere impreparati quando si visita Roma per la prima volta.

Abbioccasse: scoprire qualcosa di più su questo modo di dire è davvero interessante, anche per i Romani. Abbioccasse, infatti, deriva da biocca ovvero un modo latino e regionale di chiamare la chioccia, ovvero la gallina che fa le uova. Abbioccarsi quindi vuol dire, letteralmente, accoccolarsi a covare le uova e da qui il dialetto romano lo ha trasformato in un modo di dire colorito che vuole annunciare un colpo tremendo di sonno che porta una persona ad accoccolarsi e dormire.

Appennicasse: deriva dal latino “pendicare” che può essere tradotto con pendolare. La saggezza popolare proprio prendendo spunto dal pendolo che oscilla di qua e di là proprio come la testa di un uomo che dorme ha dato origine ad appenicasse. Vuol dire, quindi, andare a fare la pennica, ovvero il sonnellino pomeridiano, quello dopo pranzo. Non è quindi possibile riferirsi con appenniccasse a nessun altro momento quotidiano di calma, relax e sonno se non a quello post-prandiale.

Avecce la cecagna: Avecce la cecagna è tra questi modi di dire il più composito. Interessante è la parola cecagna che deriva dalla parola cieco; infatti, la cecagna è un colpo di sonno improvviso, che coglie impreparati e contro il quale non si ha potere. Avecce la cecagna quindi può essere tradotto letteralmente con averci un colpo di sonno improvviso e potentissimo.

Tutti questi modi di dire indicano quindi non solo uno stato di calma ma un momento più o meno prolungato di sonnolenza. La cecagna è un sonno del tutto diverso dagli altri due perché può colpire lungo tutto l’arco della giornata, nei momenti più impensabili e contro il quale spesso si cerca di combattere mentre all’abbiocco spesso non si resiste, ci si accoccola e si lascia che Morfeo porti a spasso la mente.

Avendo bene in mente queste tre sfumature diverse dei modi di dire romani sarà possibile muoversi per Roma, da visitatori, cogliendo ogni singolo discorso.

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