De Imperatoribus Romanis: Gli Augusti della Prisca Roma 12 Febbraio 2024 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , ,

Imperatori Romani

Nell’alba della civiltà che avrebbe dominato il mondo antico, Roma vide l’ascesa e il tramonto di sette sovrani, ciascuno avvolto in una veste di leggenda e storia.

Dal 753 a.C., anno in cui la lupa allattò i gemelli destinati alla grandezza, fino al 509 a.C., quando l’eco della libertas riecheggiò oltre il Tevere, la monarchia romana gettò le fondamenta dell’Urbe che avrebbe conquistato il mondo.

I sette re di Roma: dalla monarchia alla repubblica

  • Romolo (che avrebbe regnato dal 753 a.C., anno della fondazione di Roma, al 713)
  • Numa Pompilio (713-670)
  • Tullo Ostilio (670-638)
  • Anco Marzio (detto anche Anco Marcio, 638-616)
  • Tarquinio Prisco (616-578)
  • Servio Tullio (578-534)
  • Tarquinio il Superbo (534-509)

Romulus et Remus: Fratres Urbis Conditorum

Romolo, il primo fra i reges, suo fratello Remo al fianco, eredi del sangue di Enea e della divinità di Marte, sfuggirono alla morte per mano del malefico Amulio.

Allevati dal tepore di una lupa, crebbero forti e giusti, pronti a rivendicare il trono per Numitore, loro avo. La fondazione di Roma, avvenuta sotto auspici divini – il volo degli avvoltoi come presagio – vide Romolo erigere le mura del futuro impero sul Palatino.

Numa Pompilius: Rex Sacrorum

A succedere al guerriero fu Numa Pompilius, il cui regno fu segnato da pace e devozione agli dei. Il suo spirito pio istituì i riti e le vestali, ordinando il tempo stesso con la creazione del calendario.

Tullus Hostilius: Imperator Belli

Dopo la quiete, Tullus Hostilius riportò Roma sulla via della conquista. La sua era fu di espansione e vittoria, immortalata nello scontro mitico degli Orazi e dei Curiazi, che consolidò l’egemonia romana su Albalonga.

Ancus Marcius: Mercator et Constructor

Ancus Marcius, discendente di Numa, favorì il commercio e la crescita, estendendo i confini di Roma fino al mare. Fondò Ostia, edificò il ponte Sublicio e pose le basi per l’Urbe come centro di potere e scambio.

Tarquinius Priscus: Architectus Magnificus

L’arrivo degli Etruschi sul trono romano fu segnato da Tarquinio Prisco, il cui regno fu un caleidoscopio di opere maestose: il Circo Massimo, i portici del Foro, il Tempio di Giove Capitolino, simboli eterni dell’architettura e della religiosità romana.

Servius Tullius: Conditor Murorum

Il successore, Servius Tullius, di umili origini, fu artefice di una Roma fortificata, circondata da nuove mura che abbracciavano i sette colli. Il suo tempio a Diana sull’Aventino segnò il cielo di Roma con la devozione per la protezione e l’unità.

Tarquinius Superbus: Ultimus Rex

Tarquinio il Superbo, l’ultimo dei re, tentò di piegare Roma sotto un giogo tirannico. La tragedia di Lucrezia, violata e morta per mano della progenie reale, accese la scintilla della rivolta che avrebbe spazzato via la monarchia, dando vita alla Repubblica, un nuovo capitolo nella storia di Roma.

Così, attraverso gli annali del tempo, i sette re di Roma rimangono custodi di un’epoca in cui mito e storia si fondono, narrando l’ascesa della città eterna, da villaggio sulle rive del Tevere a padrona del mondo conosciuto.

La loro eredità, incisa nel marmo e nel cuore di Roma, continua a vivere, testimonianza eterna della grandezza di Roma.

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