Tutto va bene, madama la marchesa 28 Ottobre 2025 – Posted in: Modi di dire – Tags:

Ah la marchesa!

Origine, significato e curiosità di un modo di dire intramontabile

L’espressione “Tutto va bene, madama la marchesa” è oggi un modo di dire usato con tono ironico per commentare situazioni in cui, in realtà, nulla sta andando bene. È una frase che smaschera l’ipocrisia, la superficialità o la tendenza — tutta italiana — a minimizzare i problemi anche quando sono sotto gli occhi di tutti.

Ma da dove nasce questa espressione così teatrale e raffinata? La risposta ci porta indietro nel tempo, tra la Francia degli anni ’30 e l’Italia del dopoguerra, passando per una canzone diventata proverbiale.

Origine: una canzone francese tra ironia e catastrofi

“Tout va très bien, Madame la Marquise”

Il modo di dire deriva dal titolo della canzone francese Tout va très bien, Madame la Marquise, resa popolare negli anni ’30 dal duo comico Ray Ventura et ses Collégiens.
Nel brano, un maggiordomo rassicura la sua padrona — la Marchesa — dicendole che “tutto va molto bene”, mentre in realtà il mondo intorno a lei sta letteralmente andando a fuoco.

Quando la nobile signora, tornata da un viaggio a Parigi, chiama per chiedere notizie del castello, il servitore, con calma olimpica, elenca una serie di tragedie:

  • la sua cavalla preferita è morta,

  • un incendio ha distrutto le stalle,

  • l’intera ala del castello è crollata,

  • e persino il marchese si è tolto la vita.

Eppure, dopo ogni catastrofe, il maggiordomo chiude con l’assurda frase:

“Mais à part ça, tout va très bien, Madame la Marquise.”
(“Ma a parte questo, tutto va benissimo, madama la marchesa.”)

La versione italiana: la voce di Nunzio Filogamo

La canzone arrivò in Italia negli anni ’40 con il titolo “Tutto va bene, madama la marchesa”, interpretata da Nunzio Filogamo, cantante palermitano, attore e poi storico conduttore radiofonico e televisivo.

Filogamo, che sarebbe poi diventato celebre come il primo presentatore del Festival di Sanremo, diede alla canzone una nuova vita nel panorama italiano, mantenendo intatta la sua vena ironica.

La melodia leggera e il testo paradossale conquistarono il pubblico, trasformando quella frase in un modo di dire comune per ridicolizzare l’ottimismo di facciata o l’ingenuità di chi si ostina a dire che tutto va bene… anche quando il castello brucia.

Significato del modo di dire

Oggi, dire “Tutto va bene, madama la marchesa” significa:

  • fingere che vada tutto bene nonostante l’evidenza contraria;

  • minimizzare una situazione grave o disastrosa;

  • oppure ironizzare su chi nega i problemi o vive in una sorta di beata inconsapevolezza.

È un’espressione che si applica bene in politica, nel lavoro o nella vita quotidiana, quando qualcuno — con aria serena — afferma che tutto fila liscio, anche se il caos regna sovrano.

Curiosità e riferimenti culturali

Da Totò a oggi

Una versione cinematografica dello stesso umorismo si ritrova nel film “Totò Story” del 1968, in cui Totò interpreta un maggiordomo imperturbabile. In una scena rimasta iconica, la marchesa esclama con voce disperata:

Come soffro, come soffro!

Totò resta impassibile, incarnando perfettamente lo spirito del celebre modo di dire: l’arte tutta italiana di rassicurare con eleganza anche in mezzo al disastro.

Ancora oggi l’espressione viene usata in contesti ironici, giornalistici o politici, spesso per denunciare — con una punta di sarcasmo — la distanza tra la realtà e la narrazione ufficiale.

Conclusione

“Tutto va bene, madama la marchesa” non è solo una frase ironica: è una fotografia culturale.

Racconta la tendenza umana a negare la crisi per non affrontarla, il bisogno di rifugiarci nella leggerezza, la commedia dolce-amara della vita.

Un’espressione che attraversa il tempo, ricordandoci che a volte, per sopravvivere, bisogna saper ridere anche quando tutto intorno… va a fuoco.

Bonus

La canzone originale è stata scritta nel 1934 da Paul Misraki un compositore e paroliere francese di origini turche che ha scritto canzoni per molti grandi della canzone francese, come ad esempio per Édith Piaf. La canzone francese è cantata da Ray Ventura.

 

Allo Battista, che c’è di nuovo,

cos’è accaduto? Dite un po’!

Voglio sapere che cosa trovo

quando al castel ritornerò.

 

Tutto va ben, Madama la Marchesa,

va tutto ben, va tutto ben,

però l’attende forse una sorpresa

che dir non posso fare a men:

un incidente banal, meschino,

è morto il suo bel cavallino;

a parte ciò, Madama la Marchesa,

va tutto ben, va tutto ben.

 

Allo, allo Martin, che cos’è stato,

il mio caval come morí?

Spiegami orsú, servo fidato,

quale disgrazia lo colpí?

 

Tutto va ben, Madama la Marchesa,

tutto va ben, va tutto ben,

però l’attende ancora una sorpresa,

che dir non posso fare a men:

morí il cavallo per asfissia,

ché si incendiò la scuderia;

a parte ciò, Madama la Marchesa,

va tutto ben, va tutto ben.

 

Allo, allo Jean, ma com’è andata,

la scuderia chi mi incendiò?

Tu sei per me servo fidato,

questa disgrazia come andò?

 

Cela n’est rien, Madame la Marquise,

cela n’est rien, tout va très bien,

però l’attende ancora una surprise,

che dir non posso fare a men:

una scintilla varcò il cancello

dal tetto in fiamme del castello;

mais à part ça, Madame la Marquise,

tout va très bien, tout va très bien.

 

Allo Giuseppe, servo zelante,

il mio castello si incendiò?

Parlate, orsú, son trepidante,

non state lí fra il sí e il no!

 

Le spiegherò, Madama la Marchesa,

c’erano i ladri nel castel,

la sua parure di zaffiri hanno presa,

insieme a tutti i suoi gioiel;

fuggendo un ladro rovesciò

una candela sul comò,

fece del mobile un falò,

cosí il castello si incendiò,

le fiamme il vento propagò

ed alle stalle l’appiccò

e fu cosí che dopo un po’

il suo cavallo le asfissiò;

ma a parte ciò, Madama la Marchesa,

tutto va ben, va tutto ben.

 

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