PASTA ALLA PUTTANESCA – PERCHÉ SI CHIAMA COSI’? 5 Ottobre 2021 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags:

La sua fama la precede: è la pasta olive e capperi, conosciuta dappertutto come Pasta alla Puttanesca. Il prelibato piatto realizzato a partire da sugo di pomodoro, tonno, aglio, capperi, olive nere di Gaeta e origano, è infatti molto diffuso e amato per la sua bontà. Ma da dove deriva il suo nome?

Il termine “puttanesca” è legato a moltissime leggende e tuttora non è ancora certa la sua origine.Un primo racconto fa risalire il piatto alla Roma dei primi del Novecento, in cui un oste avrebbe realizzato per la prima volta la ricetta in una casa di appuntamenti per gli ospiti che vi si presentavano.

Una leggenda molto simile alla prima è quella raccontata da Arthur Schwartz nel suo libro“Naples at table”. L’autore sostiene che la pasta alla puttanesca sia nata a Napoli nei Quartieri Spagnoli in una casa di piacere e che il proprietario avesse inventato questo primo per rifocillare i suoi ospiti.

Altri invece suggeriscono che il nome della celebre pasta possa essere ispirato alla vistosità dell’abbigliamento intimo delle donne di facili costumi: il rosso del pomodoro, il viola delle olive, il verde del prezzemolo e dei capperi.

Altri ancora dicono che l’origine del nome sia da attribuire ad una prostituta francese di nome Yvette che dopo aver dato vita a questo piatto decise di assegnargli il nome di “Puttanesca” in onore al suo mestiere.

La leggenda più simpatica sull’origine del nome “Puttanesca” è però la seguente: il sugo fu inventato negli anni ’50 da Sandro Petti, uno dei proprietari di un celebre locale notturno ischitano.

Si racconta che una sera Petti avesse degli ospiti a cena, ma non molti ingredienti a disposizione per sfamarli. Poiché era molto tardi e questi avevano un grande appetito, insistettero dicendo: “Facci una puttanata qualunque”.

Petti che non aveva altro che alcuni pomodori, delle olive e i capperi, realizzò il piatto e più tardi lo inserì nel suo menù con il nome di “Spaghetti alla Puttanesca”.

(Fonte bit.ly/2WIHP9B)