DOBERMANN – CURIOSITÀ 4 Febbraio 2021 – Posted in: Momenti

Il dobermann Pinscher,o più semplicemente Dobermann, è una razza canina di origine tedesca riconosciuta dalla FCI (Standard N. 143, Gruppo 2, Sezione 1, Sottosezione 1).

Il dobermann è recente e le sue origini si formarono nel lasso di tempo che va dal 1850 al 1870 ad Apolda nell’attuale Turingia in Germania.

Il creatore della razza, Friedrich Louis Dobermann, in questa città si occupò di svariati incarichi, tra i quali quello di messo comunale ed esattore delle tasse, lavori pericolosi da quelle parti e per quei tempi.

Frequentatore di mostre canine dove venivano esposti animali selezionati per le loro qualità migliori (velocità, caccia, guardia), sentì l’esigenza di selezionare una razza dove spiccassero alcune qualità, come il coraggio, la tempra e l’amore viscerale verso il conduttore.

Creò un cane che, nel momento del bisogno, si tramuta nel miglior difensore che si possa desiderare di avere al proprio fianco.

Le razze utilizzate per la selezione del dobermann sono varie e non si conoscono tutte con certezza.

La base di partenza fu il pinscher – per l’esattezza una femmina fuori taglia chiamata in un primo momento bismarck e poi cambiata in bismart per evitare di offendere il primo cancelliere Otto von Bismarck – e vennero poi introdotti lo stoppelhopser l’antenato dell’attuale cane da pastore tedesco ed oggi completamente estinto come anche il cane da macellaio progenitore dell’attuale rottweiler usato come bovaro, il levriero greyhound, il beauceron -da notare le somiglianze morfologiche e caratteriali tra le due razze ed il fatto che, in tempi non lontani, il dobermann venisse chiamato baruch- , il Manchester black and tan terrier ed infine l’alano blu ed il bracco di Weimar che si riscontrano tuttora nei soggetti di colore “blu” ed “Isabella”.

La razza dobermann venne ufficialmente riconosciuta nel 1898, ben quattro anni dopo la morte del suo creatore.

Dobermann il Devil Dog

Durante la prima guerra mondiale, i dobermann vennero impiegati nell’esercito tedesco per portare ordini al fronte, ricercare feriti e dispersi e per fare la guardia a prigionieri o depositi.
Oggigiorno viene adoperato da moltissime associazioni di pubblica utilità come cane da ricerca e soccorso e da svariati eserciti come cane da difesa o da ricerca di stupefacenti ed esplosivi.
Negli USA viene usato dai marines che lo soprannominano “devil dog” a causa della particolare similitudine con le corna che assumono le orecchie quando vengono tagliate.

Il Dobermann è il secondo cane più veloce al mondo dopo il levriero

Le origini della razza sono avvolte da una leggenda che ritrae il signor Karl Friedrich Luis Dobermann incrociare razze di cani senza mai rivelarle a nessuno; alcuni sono convinti che abbia incrociato il Pinscher, lo stoppelhopser e il cane da macellaio.
Si sostiene che a contribuire alla creazione del dobermann siano stati usati anche altre razze come: il levriero Greyhound, in quanto il Dobermann è il secondo cane più veloce del mondo, il Beauceron, l’Alano e il bracco di Weimar.

Amputazioni

Al Dobermann, come ad altre razze di cane, la tradizione cinofila richiedeva che venissero amputate le orecchie, in maniera tale che restassero erette e a punta, e la coda, che veniva tagliata alla seconda vertebra.
Le amputazioni venivano fatte per tre motivi: 1) Estetico: il cane acquisisce un’aria più aggressiva 2) Funzionale, eliminando i punti che possono essere usati per fermarlo 3) Farlo diventare temibile come cane da difesa, non potendo far vedere quando è contento o quando spaventato.
La pratica è al giorno d’oggi proibita in diverse nazioni europee tra cui Germania (1987 per il taglio delle orecchie e 1997 per il taglio della coda), Svizzera (1998) ed Austria (2000).
In Italia non possono partecipare alle esposizioni cinofile cani con la coda e le orecchie amputate in violazione all’Ordinanza Turco.
In breve, i cani nati in Italia successivamente al 12/01/2007 (ordinanza Turco) dovranno essere giudicati con coda integra, fatta eccezione per i soggetti appartenenti alle razze con caudectomia prevista dallo standard FCI.

Colori

Il colore più comune è il nero focato, ma viene ammesso dallo standard anche il marrone focato; altri colori non riconosciuti dallo standard FCI sono il blu focato, l’isabella e l’albino.
Per quanto riguarda il manto blu ed Isabella, dal 1995 non sono più accettati e non è stata più permessa la riproduzione agli individui di quel tipo, in quanto si è scoperto che il gene che attribuiva il colore del manto era lo stesso che poi causava al cane una forma di alopecia (perdita del pelo su tutto il corpo con formazione di croste tendenti all’infezione) detta “del mutante di colore”.

Questa patologia, detta anche CDA (Color Dilution Alopecia) o Blue Dobermann syndrome, porta perdita di pelo, presenza di pelle squamosa e di pustole localizzate principalmente su collo e tronco (sono risparmiati coda, testa ed arti). Si presenta, in genere, a partire dai 4 mesi per aggravarsi in seguito (dopo i 20 mesi).

È una malattia cronica difficilmente curabile.
Una recente statistica (2000) condotta negli Stati Uniti, dove lo standard AKC-DPCA riconosce tutti i quattro colori, ha evidenziato che il 93% dei Dobermann blu ed il 75% di quelli isabella soffrono di CDA.

Dobermann bianco

Va notato che non si è mai fatto riferimento al manto bianco.
Questo colore ha fatto la sua prima comparsa documentata nel Dobermann Padula’s Queen Shebah, nata nel novembre 1976 e registrata dall’AKC. I genitori erano Rasputin VI e Dynamo Humm (cani con colorazione normale).

Tutti gli altri Dobermann bianchi comparsi successivamente negli Stati Uniti discendono da Shebah (è stata creata un’apposita lista, detta z-list, per tenerne traccia).

Il colore è dovuto ad un gene, detto masking factor, con locus differente da quelli sino ad ora esaminati.

È stato osservato un accoppiamento fra Dobermann bianco ed isabella che ha prodotto una cucciolata di soggetti nero focati.

Visto il genotipo che determina il colore isabella si è dedotto che i geni dominanti B e D devono esser stati forniti dal genitore con mantello bianco.

In aggiunta sono documentati accoppiamenti fra Dobermann bianco e gli altri quattro colori che hanno prodotto cuccioli neri, marroni, blu ed isabella per cui il masking factor per manifestarsi deve essere omozigote ipsoiva. Il masking factor (W no masking, w masking) opera indipendentemente dai precedenti geni: se un cane ha la coppia ww sarà bianco/crema altrimenti il suo colore sarà normalmente determinato.

Un cane con la coppia Ww è un “bianco recessivo” e può portare il masking factor alla sua progenie. La maggior parte dei Dobermann ha la coppia WW.

Il Dobermann bianco è considerato un albino parziale, ha occhi azzurri, mantello color crema con macchie marrone chiaro; soffre di fotofobia (non tollera la luce e tende spesso a socchiudere gli occhi); il carattere è estremamente timido.

Queste caratteristiche fanno si che nessuno standard ammetta il mantello bianco (l’AKC ha modificato, nel 1982, il suo standard per escludere, esplicitamente, i Dobermann bianchi).

(Fonte bit.ly/3aurmIZ)