ALAN TURING – IL MATEMATICO CHE MORSE LA MELA 17 Maggio 2021 – Posted in: Biografie

Alan Turing, il matematico che ha sconfitto Hitler ed è stato condannato perché gay

Alan Turing, il matematico che ha sconfitto Hitler ed è stato condannato perché gay

La Bank of England ha presentato il prototipo della nuova banconota da 50 sterline che entra in circolazione dal 23 giugno. Su un lato compare il volto di Alan Turing, matematico-eroe perseguitato dopo la guerra per la sua omosessualità

Sono serviti più di 60 anni perché il Regno Unito riabilitasse Alan Turing, l’uomo senza il quale gli alleati non avrebbero vinto la Seconda Guerra Mondiale. L’uomo capace di decifrare il codice Enigma, quello delle comunicazioni della Germania nazista era stato condannato per omosessualità nel 1952, quando ancora era un reato in Inghilterra, ed è stato riabilitato solo nel 2013: la regina, su richiesta del ministro della giustizia, gli ha concesso l’assoluzione reale. Ora trova posto su una banconota.

La Bank of England ha presentato del nuovo biglietto da 50 sterline che entrerà in circolazione dal 23 giugno. Su un lato compare il volto di Alan Turing, dall’altro, come sempre la regina Elisabetta II. La scelta è stata fatta nel 2019. Turing ha vinto su Stephen Hawking per prendere il posto di Matthew Boulton-James Watt.

C’è chi lo ha definito un risarcimento per un eroe vittima del pregiudizio. Alan Turing è morto nel 1954, ad appena 41 anni, due anni dopo la condanna per omosessualità (aveva denunciato un furto in casa, ma si era scoperto che l’autore aveva una relazione con lui), la castrazione chimica e il trattamento ormonale accettati per evitare il carcere. È stato stabilito che si sia suicidato con una mela intrisa di cianuro, ma per molti resta il sospetto di un omicidio di stato, l’uccisione di un uomo tenuto costantemente sotto controllo perché ancora fondamentale negli anni della Guerra Fredda. La storia è raccontata nel filmThe Imitation Game con Benedict Cumberbatch.

Turing era nato a Londra nel 1912, figlio di due impiegati e fin da bambino era apparso geniale. Non si addicevano a lui gli studi classici e letterari a cui era stato avviato. La sua via era la matematica. Nel 1931 l’ammissione al King’s College dell’Università di Cambridge dove fu allievo di Ludwig Wittgenstein, nel 1934 la laurea e due anni dopo il premio Smith, per i migliori studenti ricercatori in Fisica e Matematica. Passò due anni a Princeton per il dottorato e scrisse qui l’articolo in cui descriveva per la prima volta la futura macchina di Turing, la madre di tutti i computer.

La pellicola racconta gli anni a Bletchey Park, dove Turing con uno staff di altri matematici ha messo a punto il calcolatore, Bomba, per la decriptazione della macchina elettromeccanica, Enigma, orgoglio della Germania e mezzo per comunicare senza essere intercettati dal nemico. La parola chiave fu «Hitler», che compariva in ogni messaggio cifrato. Da lì, secondo quanto racconta il film, tutto il codice venne svelato e gli alleati furono in grado di evitare i sottomarini tedeschi nell’Atlantico e anticipare le mosse del nemico nel Mediterraneo e in Africa. La guerra sarebbe andata avanti ancora più a lungo senza il suo contributo.

Non solo questo. Gli studi sull’intelligenza artificiale e lo sviluppo dei computer, lui aveva usato la definizione di macchine universali, sono figli delle sue teorie. Turing aveva però una «colpa»: era gay e ancora fino al 1967 questo in Gran Bretagna era una condotta indecente, un crimine per cui sono state condannate almeno 50mila persone. «Prendete uno dei vostri più grandi scienziati e invadete il suo corpo con gli ormoni. Un fallimento di portata nazionale» ha spiegato il professor S. Barry Cooper, studioso di Turing.

Già nel 1994 Manchester gli ha dedicato una strada e c’è una sua statua nel gay village della città. Esiste oggi l’Alan Turing Institute for Data Science, centro studi all’interno della British Library, ma per decenni il suo contributo alla guerra e alla scienza è rimasto nascosto anche a sua madre.

(Fonte bit.ly/2QmzF3m)