Daisugi: l’antica tecnica giapponese che permette di ottenere legna senza abbattere gli alberi 22 Febbraio 2021 – Posted in: Parole
Il Giappone viene spesso considerato come un paese caratterizzato da un forte legame con la natura.
Il daisugi, antica tecnica risalente al XIV secolo, testimonia ancora una volta la presenza permeante, all’interno della cultura nipponica, di una tradizione basata sulla coesistenza dell’uomo con il proprio ambiente.
In tempi lontani, vissuti per lo più da contadini intenti a proteggere le proprie terre e nobili samurai, il daisugi permetteva di costruire non solo mobili ed oggetti, ma anche abitazioni, sfruttando il legno proveniente dalle foreste circostanti senza incorrere nella deforestazione delle stesse.
Daisugi: procedimento e vantaggi
La tecnica del daisugi (traducibile come “tavola di cedro”), in parte assimilabile alla più celebre arte del bonsai, veniva messa in pratica con le foreste composte da cedri.
In particolare, il metodo venne introdotto nella regione di Kitayama, dove la mancanza di selva e di aree pianeggianti portò i suoi abitanti ad elaborare una nuova tecnica per sopravvivere.
La produzione di legname moderata ma costante e la possibilità di aumentare la frequenza di raccoltapossono essere considerati i vantaggi principali per l’uomo, al di là dell’evidente impatto meno travagliato per l’ambiente. Grazie al daisugi, infatti, un singolo albero rimane in grado di fornire legna anche per 300 anni.