MOMENTO SERIO – LA PESTEĀ  16 Novembre 2020 – Posted in: Momenti – Tags: , ,

Manzoni non lā€™aveva vista, la peste, ma aveva studiato documenti su documenti. E allora descrive la follia, la psicosi, le teorie assurde sulla sua origine, sui rimedi.

Descrive la scena di uno straniero (un ā€œturistaā€) a Milano che tocca un muro del Duomo e viene linciato dalla folla perchĆ© accusato di spargere il morbo.
Ma cā€™ĆØ una cosa che Manzoni descrive bene, soprattutto, e che riprende da Boccaccio: il momento di prova, di discrimine, tra umanitĆ  e inumanitĆ . Boccaccio sƬ che lā€™aveva vista, la peste. Aveva visto amici, persone amate, parenti, anche suo padre morire.
E Boccaccio ci spiega che lā€™effetto piĆ¹ terribile della peste era la distruzione del vivere civile. PerchĆ© il vicino iniziava a odiare il vicino, il fratello iniziava a odiare il fratello, e persino i figli abbandonavano i genitori.
La peste metteva gli uomini lā€™uno contro lā€™altro. Lui rispondeva col Decameron, il piĆ¹ grande inno alla vita e alla buona civiltĆ .
Manzoni rispondeva con la fede e la cultura, che non evitano i guai ma, diceva, insegnavano come affrontarli.
In generale, entrambi rispondevano in modo simile: invitando a essere uomini, a restare umani, quando il mondo impazzisce.
(Fonte Errico Buonanno – “Penso dunque sono”)