GUTTA CAVAT LAPIDEM 10 Agosto 2021 – Posted in: Modi di dire – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

UNA BELLA LOCUZIONE LATINA : GUTTA CAVAT LAPIDEM

Tale famosa locuzione latinagutta cavat lapidem”, si traduce letteralmente in “la goccia perfora la pietra” ma con la forza bensì con la pazienza ed il tempo.

Solo in tal logica, infatti, quindi “goccia dopo goccia” con lentezza e perseveranza si possono ottenere grandi e soprattutto duraturi risultati!

La locuzione latina “gutta cavat lapidem”  è, in estrema sintesi, una sorta di esortazione pedagogica per ricordare che è necessaria una ferrea volontà per conseguire obiettivi altrimenti impossibili, ma può alludere anche al danno derivato da un’azione futile e banale, ma prolungata nel tempo (reiterata).

STORIA

La sentenza era un proverbio diffuso e citato da autori di età classica :

(LA)«Gutta cavat lapidem, consumitur anulus usu»(IT)«La goccia scava la pietra, l’anello si consuma con l’uso»(Ovidio, Epistulae ex Ponto, libro IV, 10, 5.)

Pochi decenni dopo, sempre in ambito naturalistico è documentata anche in greco da Galeno: Κοιλαίνει πέτραν ῥανὶς ὕδατος ἐνδελεχείῃ, cioè “Con la costanza un gocciolio d’acqua perfora anche una rupe”.

Famose maestre di perseveranza sono le formiche ed a tale proposito si narra che Tamerlano, il crudele sovrano turco  dell’Asia centrale del secolo XIV, dopo aver tentato invano dieci assakti all’assediata ed imprendibile città di Baalbeck,si ritirasse scoraggiato nei suoi accampamenti.Non voleva più combattere, ma la sera osservò una formica  che si accaniva a trascinare un chicco di frumento verso il suo nido.
Dieci volte fallì e l’undicesima vi riuscì. Allora Tamerlano ritornò sui suoi passi ed espugnò Baalbeck

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