MA MI FACCIA IL PIACERE! 13 Dicembre 2021 – Posted in: Grammatica – Tags: ,

GRAMMATICHERIE

Troppe le regole della grammatica italiana! Le eccezioni sono infinite! Quante volte abbiamo sentito il “lamento” dei nostri studenti?  Quante volte rassegnati ad imparare a memoria poichè non ne comprendevano la logica?

Il congiuntivo presente è la forma verbale della lingua italiana generalmente usata nella frase secondaria per indicare la volontà di azione pensata(Voglio che tu mi dica la verità), oppure la proiezione mentale di un evento futuro (Spero che domani tu stia meglio) o anche la possibilità di un evento immaginato (Credo che Luigi dorma sereno).

Coniugazione del congiuntivo presente

Questa forma verbale si coniuga aggiungendo alla radice del verbo le desinenze previste nella grammatica italiana nelle tre coniugazioni. Dato che il congiuntivo occorre generalmente dopo la congiunzione che, questa viene spesso ripetuta.

1ª persona
che io
2ª persona
che tu
3ª persona
che egli, ella
1ª persona
che noi
2ª persona
che voi
3ª persona
che essi, esse
1ª coniugazione
parlare
parli parli parli parliamo parliate parlino
2ª coniugazione
ricevere
riceva riceva riceva riceviamo riceviate ricevano
3ª coniugazione
dormire
dorma dorma dorma dormiamo dormiate dormano
  • Come accade per la coniugazione del presente indicativo, alcuni verbi della terza coniugazione – detti verbi incoativi – prevedono l’utilizzo dell’interfisso –isc-: Che io finisca, che tu finisca, che egli finisca, che noi finiamo, che voi finiate, che essi finiscano.
  • Quasi tutte le forme irregolari possono essere, a mo’ di ricetta, derivate dalla prima persona del verbo al presente indicativo:
  • dall’indicativo vengo può essere formato il congiuntivo che io venga (che tu venga, che egli venga, che noi veniamo, che voi veniate, che essi vengano); dall’indicativo muoio può essere formato il congiuntivo che io muoia (che tu muoia eccetera); dall’indicativo faccio può essere formato congiuntivo che io faccia; similmente: che io dica, vada, esca, voglia, possa eccetera;
  • la coniugazione del verbo dovere si basa sul presente indicativo nella sua forma meno usata (io debbo; che io debba);
  • sono pochissime le forme verbali che presentano meccanismi di coniugazione devianti da questa norma. Essenzialmente, si tratta delle seguenti: che io sia (da essere), che io abbia (da avere), che io dia (da dare), che io sappia (sapere), che io stia (stare);
  • per il verbo essere avremo di conseguenza sia, sia, sia, siamo, siate, siano.
  • Per i verbi che terminano in -care, -ciare, cere, -gare, -giare, gere e simili, valgono meccanismi analoghi a quelli della formazione del presente indicativo (alcuni esempi: che io cerchi, cominci, vinca)  (Fonte Wikipedia)

Un semplice ma intelligente esercizio si rende necessario, grazie al contributo della nostra professoressa Valeria, oggi riguardano appunto il congiuntivo!

Ma mi faccia il piacere!

Qual è il congiuntivo presente di…

  1. Assuefare
  2. Cuocere
  3. Distrarre
  4. Giacere
  5. Morire
  6. Scegliere
  7. Spiacere
  8. Tacere
  9. Volere
  10. Volgere

 

Soluzioni

  1. Assuefaccia; 2. Cuocia; 3. Distragga; 4. Giaccia; 5. Muoia; 6. Scelga; 7. Spiaccia; 8. Taccia; 9. Voglia; 10. Volga.

 

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