Bisht – La mantella della discordia 19 Dicembre 2022 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Bisht : l’abito che ha indossato Messi per alzare la Coppa del Mondo

Perché Leo Messi in occasione della premiazione per la vittoria dei Mondiali ha indossato quel particolare mantello?
Vediamo il significato non troppo recondito di tale mossa.

Cos’è il Bisht

Mondiali di calcio 2022 – Qatar.

Durante la cerimonia di premiazione del mondiale, all’atto della consegna della dorata, ambitissima coppa del Mondo alla squadra Argentina, che dopo più di due ore di gioco straordinario e convincente, però solo ai rigori, ha avuto la meglio sulla Francia, la Fifa ha sorpreso (!) tutti facendo indossare a Lionel Messi una veste trasparente nera sopra la maglia Albiceleste durante la premiazione del mondiale.

La mantella era in realtà un “bisht“, tradizionale indumento del Qatar e dei Paesi del Golfo Persico, tipicamente maschile.

E’ stato l’emiro Al Thani a invitare il capitano vincitore ad indossarla poco prima della consegna della Coppa. Nessuna esitazione da parte della Pulce che ha accettato di rendere omaggio così al mondo arabo che ha ospitato il mondiale.

Bisht

Alla fine ci è riuscito, la Pulce, ad alzare al cielo la Coppa del Mondo, dopo averla sfiorata in più occasioni!

Un look “originale”, mai visto

La stella dell’Argentina, dopo i saluti di rito alle autorità e la cerimonia di assegnazione della medaglia d’oro, è stata fermata dagli addetti ai lavori e in primis dall’emiro del Qatar che, con mossa ampiamente studiata, gli ha messo sulle spalle un particolare mantello.
Una nuova curiosa scena per una premiazione di un mondiale di calcio.
Mentre rumoreggiavano in alto i fuochi di artificio come da rituale, Messi un pò imbarazzato si è fatto “accomodare” la mantella prima di alzare in mondovisione le braccia al cielo.

Vediamo dunque di capire meglio: perché quel mantello particolare nero, con ricami dorati?

Secondo antichi dipinti cristiani ed ebraici, era indossato ai tempi di Gesù, dal popolo del Levante, in particolare dagli abitanti della Terra Santa.

Il bisht è un mantello esterno fluente indossato sopra un thawb.

Un simbolo dell’identità araba

Un bisht è solitamente indossato per prestigio in occasioni speciali come matrimoni o feste come Eid, o per Ṣalāt al-Jumuʿah o Salat al-Janazah da funzionari secolari o dal clero,  inclusi capi tribù, re e imam, sopra un thawb, kanzu o tunica.

È un indumento che vuole sottolineare in modo palese uno status elevato, associato a regalità, posizione religiosa, ricchezza e occasioni cerimoniali, come lo smoking con cravatta nera in Occidente.

Infatti i membri delle famiglie reali non ne fanno a meno negli appuntamenti formali.

Etimologia

La radice trilitterale di bisht è ampiamente usata nelle lingue semitiche, incluso l’arabo. Una teoria fa derivare la parola dall’accadico bishtu, che significa ‘nobiltà’ o ‘dignità’.

Il nome alternativo di ʿabāʾ (arabo: عَبَاء) deriva dalla radice araba trilitterale ʿAyn-Bāʾ-Wāw, che si riferisce al “riempimento”.

Il primo documento storico in cui viene menzionato il bisht o la veste araba potrebbe essere quello che si trova nel libro delle storie dello storico greco Erodoto, che visse nel V secolo a.C., nel descrivere l’abbigliamento dei soldati arabi:

“I soldati arabi indossano una lunga veste, che legano a una cintura, e i loro lunghi archi sono sul braccio destro e sono posti a testa in giù.”

Colore

Di solito è di colore nero, marrone, beige, crema o grigio.

Produzione

Il bisht è realizzato con pelo di cammello e lana di capra, dove questo materiale viene filato, e da qui il tessuto, che è pronto per essere utilizzato nella tessitura del bisht.

Il tessuto ha un filato morbido per l’estate e il pelo ruvido per l’inverno.

Quindi, ricapitolando, il mantello indossato proprio oggi da Leo Messi in concomitanza anche della festa nazionale del Qatar, che si tiene dal 18 dicembre 1878, è stato anche indossato dall’emiro, dai ministri e da tutte le autorità principali qatariote.

Una mossa alquanto astuta

In questo modo si è legata, per sempre, l’immagine del Qatar, attraverso un suo indumento tipico, al calciatore argentino nel momento più importante della sua carriera, che lo vedrà protagonista nel futuro come icona al di là di tutto: un atto di propaganda ben congeniato!

Un atto provocatorio

Il gesto politico avrà  inevitabilmente conseguenze notevoli, anche da altri punti di vista: saranno contenti i vertici Adidas? Il logo dell’azienda tedesca, infatti, è stato coperto proprio dal Bisht in occasione della premiazione. A livello economico una tale mancanza si farà sentire, vederemo.
Ovviamente qualcuno ha fatto notare che anche qui la differenza con Maradona si è manifestata: cosa avrebbe fatto il Pibe de Oro se l’emiro li avesse appoggiato la mantellina?

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