FEDEZ – Libertà di espressione? 27 Giugno 2021 – Posted in: Biografie – Tags: , ,

FEDEZ (feat. il miglior partner per ogni progetto)

L’ostinata voglia di dire la sua, di non adeguarsi al sistema, di sviluppare incisive collaborazioni sono le doti che contraddistinguono Federico Leonardo Lucia in arte Fedez, classe 1989, una delle figure più “forti” della scena contemporanea.
Non è forza fisica, sebbene i muscoli non manchino: il suo corpo, definito e scolpito da muscoli cresciuti allo specchio, è la tela perfetta su cui aggiunge tattoo dall’età di 14 anni.
Non è solo forza morale, sebbene sia una persona propensa a crescere, ad apprendere (persino a prendere lezioni di skateboard!), a fare del bene, a esporsi su ciò che ritiene giusto, a prendere le distanze da ciò che ritiene sbagliato come i consigli dei dirigenti Rai.
Non si parla di rap, di forza musicale dato che molti non reputano giusto accostarlo alla parola “musica” sebbene da quella sia partito e (anche) su quella stia costruendo la sua fortuna: dagli esordi sui palchi milanesi, a giudice di X-Factor, fino ai tormentoni estivi, passando per la partecipazione al festival di Sanremo.
Quella che misuriamo è la capacità di fare, condividere e raggiungere l’obiettivo.
Sin dalle prime collaborazioni musicali del 2010 capì che la forza del successo viaggiava più velocemente attraverso le condivisioni: collaborazioni con personaggi della scena rap milanese come Emis Killa, J-Ax, Jack La Furia gli valsero l’opportunità di diventare un nome, di entrare nell sistema e di conoscere Chiara Ferragni, oggi sua moglie.
Insieme a lei ha cavalcato l’onda della rivoluzione digitale stravolgendo la comunicazione social(e), rendendo pubblici momenti hot nella vasca da bagno, feste di compleanno, proposte di matrimonio, viaggi, scoperta di gravidanze, fino ai primi momenti di vita dei figli alimentando così curiosità e affetto di milioni di follower, oggi il loro feat più importante.
Parlando di numeri non pensiamo al conto in banca, alle sponsorizzazioni celate o palesi in storie su instagram o in video musicali: pensiamo, piuttosto, alla forza che canalizzano i suoi “feat” capaci di raccogliere milioni di euro in pieno lockdown per la costruzione di un reparto antiCovid, di creare un fondo per i lavoratori dello spettacolo, di sostenere band italiane riaccendendo l’interesse mondiale per la musica del nostro Paese ma, soprattutto, di utilizzarli per rivendicare, con lo smalto sulle unghie, il diritto alla tolleranza e alla libertà di espressione.

 

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