Pucundria – “Il Pallone Perduto: le Vie degli Anni ’80” 17 Giugno 2025 – Posted in: Frammenti – Tags: #Nostalgia #Infanzia #Anni80 #Gioco #Semplicità #Poesia #Ricordi #VitaDiStrada #Emozioni, #Pucundria #Anni80 #Crowdfunding #Nostalgia #LibriDaLeggere #ViaggioNelTempo #MemorieAnni80 #LibroIndipendente #PucundriaIlLibro, frammenti sparsi
“Pucundria: un viaggio negli anni Ottanta” è il mio nuovo libro.
Un tuffo nei ricordi, un racconto personale e collettivo, un omaggio a un decennio che ci ha cresciuti tra merendine, walkman, cabine telefoniche e sogni più grandi di noi.
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Facciamo rivivere insieme la magia di quegli anni.
Perché la Pucundria non si cura… si condivide.
Qui di seguito, come bonus, uno dei 15 frammenti scritti in “onore” di quegli anni
“Il Pallone Perduto: L’Infanzia tra le Vie degli Anni ’80”
C’era un tempo, nei vicoli stinti dal sole,
in cui un pallone consumato teneva insieme il respiro del mondo.
Un tempo in cui l’infanzia non aveva mura,
e il cielo era più vicino, nascosto tra le antenne arrugginite.
Sul selciato graffiato dai passi,
un piccolo esercito di sogni combatteva la noia.
Le maglie sbiadite, come stendardi di un regno perduto,
portavano il nome di eroi che mai avrebbero conosciuto.
La vita si raccoglieva in un cerchio di materiale plastico,
un cerchio fragile eppure eterno,
che rimbalzava tra un’auto abbandonata e il muro di una casa scrostata.
Ogni gol era una promessa al futuro,
ogni rincorsa un grido di libertà.
E quei vicoli, così stretti da sembrare gabbie,
diventavano campi di battaglia,
dove i cuori si scontravano senza ferirsi mai,
dove non esisteva altro che il presente.
Il sole calava lento,
ma nessuno aveva il coraggio di andarsene,
perché il tempo, allora,
era un ospite gentile,
che si fermava a guardare i bambini giocare.
Un pallone era tutto,
la chiave per aprire i cancelli dell’eterno.
Un pallone, consumato e impolverato,
era l’unica certezza in un mondo incerto,
un piccolo dio di gomma che teneva uniti i cuori.
E ora, che di quei vicoli rimangono solo ombre,
e il silenzio ha preso il posto dei rimbalzi,
mi chiedo se il pallone, quel vecchio amico,
non fosse l’ultima cosa vera.
Chi ha rubato quel tempo?
Chi ha spento la magia di un’ora rubata al tramonto?
Ora le strade sono vuote,
e i sogni si nascondono dietro schermi opachi,
mentre il pallone giace dimenticato,
come un ricordo che nessuno osa più evocare.
(FC Frammenti Sparsi)
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