Il Paradosso dell’Informazione nei Buchi Neri 16 Aprile 2025 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: , , , , , , , , , , ,

Tutto ha inizio con una scoperta rivoluzionaria: Stephen Hawking dimostrò che i buchi neri non sono completamente “neri”, ma emettono una particolare forma di radiazione – oggi nota come radiazione di Hawking. Secondo questo modello, i buchi neri perdono lentamente energia, fino a evaporare del tutto.

E qui nasce il problema.

Se un buco nero scompare, che fine fa l’informazione contenuta nella materia che è caduta al suo interno? Secondo la fisica quantistica, l’informazione non può essere distrutta. Se conosciamo lo stato attuale di un sistema, possiamo risalire al passato o prevederne il futuro. Ma se l’informazione viene persa per sempre in un buco nero, questa legge fondamentale sarebbe violata.

Hawking inizialmente riteneva che l’informazione andasse distrutta, ma oggi la comunità scientifica cerca alternative più coerenti. Ecco due ipotesi principali:

  1. 🌀 Residuo stabile: il buco nero, anziché scomparire del tutto, si ridurrebbe a un residuo minuscolo che contiene ancora tutte le informazioni. Come un “tappo” che trattiene tutto ciò che è stato assorbito.

  2. 💨 Radiazione informativa: l’informazione verrebbe restituita poco a poco insieme alla radiazione di Hawking, anche se in una forma “codificata” e difficilissima da decifrare.

Entrambe le teorie sono affascinanti, ma nessuna è stata dimostrata sperimentalmente. Il mistero resta aperto. Ciò che però sembra sempre più certo è che, in un modo o nell’altro, l’informazione non si perde. Mai.

Forse il vero segreto non è capire dove va l’informazione, ma comprendere cosa davvero intendiamo per realtà.

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