Na femmina e na papera arrevutajeno Napule 20 Gennaio 2021 – Posted in: Modi di dire – Tags:

“Na femmina e na papera arrevutajeno Napule” rientra tra i modi di dire napoletani tipici della città. Eccone, perciò, l’origine e il significato.

Napoli è nota per aver creato una lingua del tutto particolare e unica. La lingua napoletana, infatti, contiene al suo interno una sfilza infinita di modi di dire assolutamente peculiari. Per ogni momento della vita quotidiana è stata creata perlomeno un’espressione calzante e centrata.
Provare per credere!
Na femmina e na papera arrevutajeno Napule
“Na femmina e na papera arrevutajeno Napule” è sicuramente da prendere in considerazione per la questione. Il detto è assolutamente napoletano non soltanto per linguaggio, ma in primis per contenuto. Si circoscrive l’accadimento, infatti, proprio alla città partenopea. E di certo si riferisce in particolare alle abitanti di quest’ultima.
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Il significato dell’espressione
La frase non fa riferimento ad un accadimento davvero avvenuto, ma si rifà soltanto ad una discutibile nomea che vedrebbe le donne molto caciarone, inclini ai toni sostenuti e al chiacchiericcio sviluppato e superfluo. Basterebbe – secondo il modo di dire diffuso – soltanto una donzella, unita ad una papera, per mettere a soqquadro un’intera città. La parlantina ridondante a decibel elevati sarebbe così potente da interferire con la tranquillità di Partenope tutta. E la donna, nel riuscirci, sarebbe soltanto accompagnata da una papera, un animale dalla gola potente che, per il tipico starnazzare, sarebbe paragonata alla napoletana.
Il sessismo del modo di dire
Il detto è sicuramente intriso di sessismo, un sessismo che ha caratterizzato il passato e che tutt’oggi stenta a sparire. Definire le donne come fastidiosamente rumorose e paragonarle allo starnazzare delle papere non è di certo un elemento di vanto. E non è nobile neppure la generalizzazione.

 

(Fonte https://bit.ly/2NhoCXf)